Attualità

Un nuovo planetario per Peccioli

Il nuovo strumento all’avanguardia per riprodurre la volta celeste sarà installato all’incubatore di impresa in via Boccioni

Peccioli avrà presto un nuovo planetario, in sostituzione quello che fino a poco tempo fa era allestito all’Osservatorio Astronomico di Libbiano ma divenuto obsoleto.

È già stata approvata, infatti, una variazione di bilancio che prevede l’installazione di un nuovo strumento all’avanguardia per riprodurre la volta celeste all’incubatore di impresa in via Boccioni, accanto al nuovo plesso scolastico.

"Dopo un’attenta valutazione, e in previsione della prossima apertura del nuovo villaggio scolastico di Peccioli - si legge in una nota del Comune- l’amministrazione comunale ha deciso di rispondere a due diverse esigenze con un solo importante intervento. Dopo un positivo confronto con l’Associazione Astrofili Alta Valdera per favorire, da un lato, il proseguimento della loro attività e andare a rispondere alla necessità di fornire, al contempo, uno strumento altamente tecnologico al servizio anche dei laboratori per la nuova scuola, la decisione di installare il nuovo strumento in via Boccioni è stata valutata come la migliore".

Il centro astronomico di Libbiano, inaugurato il 7 ottobre 1997 alla presenza di Margherita Hack, resterà dunque un punto di riferimento per l’osservazione delle stelle. E un luogo nel quale l’Associazione Astrofili Alta Valdera proseguirà la sua attività.

Lo farà, però, anche con il nuovo planetario. E sorgerà proprio accanto al nuovo plesso scolastico; uno strumento tecnologico all’avanguardia per riprodurre la volta celeste con una proiezione in grado di simulare i movimenti dei corpi celesti. Quello di Peccioli sarà uno dei 16 planetari presenti in Toscana, uno dei due della provincia di Pisa.

"Il planetario sarà al servizio della scuola e a Libbiano resterà l’osservatorio – spiega il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni -. Questo è uno dei primi interventi previsti per il nuovo plesso scolastico. E punta a far sì che la scuola usufruisca di laboratori strutturati ma con attività in grado di rivolgersi al territorio. Stiamo lavorando con gli uffici a quella che noi crediamo sia l’essenza della scuola a tempo pieno. Questa presuppone un nuovo metodo di insegnamento in grado di completare al meglio il servizio formativo".