Cronaca

Un protocollo per la tutela della fauna di Padule nel Bientina

Il Consorzio di Bonifica Auser-Bientina e le associazioni ambientaliste insieme per tutelare l'habitat degli animali

Bientina - Il consorzio di Bonifica Auser-Bientina ha sottoscritto con le associazioni ambientaliste e dei cacciatori un protocollo per la tutela della fauna nelle zone umide tra Bientina, Orentano e Capannori. In particolare il protocollo punta alla tutela della fauna che nidifica nelle zone umide e della biodiversità. Il risultato è che il Consorzio effettuerà i lavori sui corsi d’acqua – laddove ciò non crei problemi alla sicurezza idraulica – solo nei periodi in cui essi non danneggino la fauna nidificante, e comunque con le tecniche più accurate per salvaguardare la biodiversità. Nello specifico, si cercherà di realizzare sempre più una manutenzione che non significhi radere tutto ciò che è ai margini del corso d’acqua, ma che restituisca al fosso la sua naturalità. Le associazioni, al contempo, affiancheranno l’ente consortile nell’attività di controllo e vigilanza dei rii, si sono assunte l’impegno di proporre soluzioni per migliorare la qualità del reticolo idraulico. Le associazioni coinvolte sono: Wwf, Enal Caccia Pesca e Tiro, la federazione di Lucca dell’Arcicaccia; le sezioni di Lucca, Pisa e Bientina della Federazione italiana della caccia; l’Ekoclub International; il Tuffetto; i circoli di Capannori e della Valdera di Legambiente; gli Amici della Terra; la Zona di ripopolamento e cattura di Bientina; Libera Caccia. “Arriviamo al rinnovo di un accordo che potenzia in maniera decisiva la qualità delle nostre opere – sottolinea il commissario del Consorzio Ismaele Ridolfi – Naturalmente la sicurezza idraulica è il nostro impegno primario e in tal senso va tutta la nostra attenzione. Ciò però non esclude un occhio di riguardo importante per la sicurezza ambientale e la natura che i rii rappresentano”. Molti gli accorgimenti e le attenzioni individuata dal protocollo. Consorzio e associazioni sono infatti arrivati a una vera e propria classificazione; laddove le caratteristiche del rio lo consentano, i lavori di manutenzione saranno eseguiti evitando il periodo di frega degli esocidi (dal 1 gennaio al 31 marzo) e, per quanto possibile, dei ciprinidi (dal 15 maggio al 30 giugno) e per la salvaguardia dei periodi di riproduzione e allevamento della prole dell’avifauna acquatica e di ripa presente sul territorio (con particolare attenzione alla specie gallinella d’acqua, porciglione e germano reale); sugli altri rii, tra il 15 febbraio e il 30 giugno, i tagli dovranno prevedere di lasciare in piedi 50 metri di vegetazione ogni 200 metri, alternativamente su una sponda e poi sull’altra, in modo da rendere il corso del canale meno rettilineo. Le associazioni, infine, proseguono nel loro impegno finalizzato a “adottare” un corso d’acqua, dove svolgeranno attività di controllo e di proposta.