Doppio appuntamento questo finesettimana a Pontedera, tutto dedicato alla solidarietà. Questa domenica, 23 febbraio, si svolgeranno infatti due importanti iniziative a sostegno della missione di suor Manuela Salvadori in Angola. Qui, da dieci anni la giovane monaca trappista pontederese che per tutti è diventata irmà (sorella, in lingua portoghese), ogni giorno al suo monastero accoglie 1500 poveri con un piatto di riso o manioca.
Due gli eventi in programma per domenica. Alle 17 l’associazione Amici di Valeria con l'ausilio del gruppo sportivo Bellaria Cappuccini, ha organizzato uno spettacolo dal titolo Un ponte in musica tra noi e l'Africa che si terrà al Teatro Era. Per l'iniziativa si esibiranno il corpo di ballo dell’Italy Dance Village e la rock band Eufrasia. Tutti i fondi raccolti verranno utilizzati per la realizzazione del progetto della casa collegio di Huambo.
Quasi in contemporanea, alle 17,30 al centro Otello Cirri si terrà poi la presentazione del libro Pontedera e Pontaderesi alla quale parteciperà il sindaco Simone Millozzi. Parte del ricavato dalla vendita del libro sarà destinato alla missione di suor Manuela.
“Da molti anni sosteniamo l'attività di suor Manuela – hanno detto Monica Guerrazzi e Paolo Bartolini dell'associazione Amici di Valeria – e la missione è ormai un punto di riferimento in Angola. Il nostro sostegno è mirato verso quelle che sono le richieste che ci giungono proprio da loro. Grazie a suor Manuela in quei luoghi c'è una scuola, un collegio per bimbe, un acquedotto sostenuto anche dal nostro Comune e tanta gente ha da mangiare. E' una solidarietà vera ed efficace. Invitiamo tutti i pontederesi a sostenere questa nostra meravigliosa concittadina”.
“Pontedera – ha aggiunto il sindaco Simone Millozzi – è una città che non si è mai tirata indietro nella solidarietà. Dobbiamo esserne molto orgogliosi. suor Manuela svolge in Angola, una grande missione che noi vogliamo sostenere. Invito tutti i cittadini a partecipare attivamente a queste iniziative. Come ci dice sempre suor Manuela: hanno bisogno di noi”.