Cultura

Una copia del crocifisso del 1250 in San Giovanni

L'immagine sacra resterà esposta fino a sabato 2 maggio nella chiesa del Castellare. La riproduzione è stata realizzata da artisti locali

Un copia del crocifisso del 1250 nella Chiesa del Castellare di San Giovanni alla Vena fino a sabato 2 maggio.

La pregevole opera sacra, realizzata da artisti locali, è stata commissionata dal comitato Castellare nella cui chiesa il crocifisso è rimasto esposto fino al 1931, dopodiché ne furono perse le tracce, fino al ritrovamento del dopoguerra, momento in cui fu restaurato sotto la guida della Soprintendenza e restituito al paese collocandolo sull'altare della Chiesa di San Giovanni Evangelista. 

Il Comitato ha proposto da tempo di realizzare la copia, chiamando artisti locali che riuscissero a riprodurre l'opera rimanendo il più possibile fedeli all'originale.

Hanno lavorato per oltre un anno Nilo Vannozzi, che ha costruito la croce in legno di castagno come l'originale, rispettandone scrupolosamente le misure. Dopo la sabbiatura, che ha prodotto una prima fase di invecchiamento del legno, è intervenuto il pittore Stefano Ghezzani che in molteplici fasi di lavorazione, fedeli alla metodologia antica, ha incollato tele di lino sul supporto, steso strati di gesso, invecchiato le superfici, rilevato con carta da spolvero le raffigurazioni originali, restituito le geometrie, le parti mancanti. Sullo stucco a gesso, sono stati prodotti innumerevoli avvallamenti, denominati "scodelline", caratteristica della pittura antica, ricreando la superficie identica all'originale.
Infine i colori sono stati stesi per velature successive, in modo da ottenere per gradi l'intensità esatta delle immagini.

Domenica scorsa la copia è stata portata in Chiesa ed esposta vicino all'originale. Poi è stata scoperta e consacrata. Vicino alla Croce saranno esposti inoltre, due pannelli di un metro per un un metro di dimensioni, realizzati dall'architetto Sandro Ghezzani, che contengono sia la documentazione del lavoro svolto, sia la ricostruzione digitale, commissionata dalla Soprintendenza, che mostra la croce com'era in origine.

La copia del crocifisso del 1250 resterà in Chiesa fino a sabato 2 maggio per poi essere portata in processione nel Chiesino del Castellare e alloggiata nella sua originaria collocazione.