Cronaca

Una lettera anonima contro la dirigenza dell'US Forcoli Calcio

Quindici giorni fa è stata lasciata nella cassetta delle lettere a casa di Giorgio Corradetti: "E' qualcuno vicino alla dirigenza"

Giorgio Corradetti

Una lettera fatta con i ritagli di giornale, lasciata circa 15 giorni fa, nella cassetta della posta di Giorgio Corradetti, dirigente del Forcoli Calcio. Tanti caratteri ritagliati dai quotidiani e incollati su un foglio di carta, poi chiuso in una busta anonima per insultare Corradetti e dire a tutta la dirigenza del Forcoli Calcio “Fatevi da parte, altrimenti i nuovi soci non entrano”. A divulgare la notizia circa due settimane dopo aver ricevuto la missiva minatoria è proprio Corradetti, alla vigilia della partita con la Lucchese, ma questo match per quanto impegnativo per il Forcoli sembrerebbe non avere niente a che fare con la lettera. Il Forcoli milita in serie D e al momento è ultimo in classifica. Una lettera pesante, che però non sembra avere turbato Corradetti e la dirigenza che sottolinea “Se ci fossero persone serie, intenzionate a entrare in società noi siamo a disposizione per valutare eventuali proposte”.

Non è la priva volta che a Corradetti arrivano lettere del genere, già alcuni mesi fa era arrivata una busta con un foglio pieno di insulti e la stessa esortazione a farsi da parte, dove si dicevano sostanzialmente le stesse cose “C'è qualcuno che vuole inquinare il clima nella squadra – dice Corradetti – che forse è vicino alla dirigenza e che è a conoscenza dei fatti della società - ma noi non ci facciamo certo inquietare per queste lettere anonime. Ho voluto informare i mezzi di informazione, dopo essermi confrontato con gli altri dirigenti e con i calciatori, perché è bene che si sappia cosa sta accadendo. Adesso informerò i carabinieri".

La responsabilità di questa lettere quindi secondo il dirigente non sarebbe da ricercare nella tifoseria, la prima cosa a cui tutti hanno pensato, visto che al momento il Forcoli non naviga in una buona posizione in classifica, ma forse la responsabilità andrebbe ricercata in qualcuno vicino alla squadra che vuole fare pressione affinché ai vertici societari si verifichi un avvicendamento e magari l'ingresso di un nuovo socio. “Noi però siamo tranquilli del lavoro che stiamo facendo - spiega Corradetti -. Al di la dei risultati della prima squadra, che comunque siamo riusciti a mantenere in serie D, dopo i fatti di due anni fa legati alla vicenda Tommasi, adesso abbiamo un settore giovanile che ci invidia tutta la toscana questo significa che stiamo facendo un lavoro dignitoso”.