Attualità

"Una nuova programmazione del territorio"

Lista civica indipendente chiede al sindaco Millozzi di aprire un dibattito, perché "...la città e la Valdera hanno bisogno di un'impronta innovativa"

“Urbanistica, un settore che per anni ha avuto un boom che pareva inarrestabile ma che invece ha mostrato la sua fragilità, la sua incoerenza e il suo scoordinamento tra aree contigue”.

Così Alessandro Puccinelli, esponente di Lista Civica Indipendente, che chiede al sindaco Millozzi di aprire un dibattito sul futuro urbanistico della città e dell’intera Valdera.

“Senza voler andare a cercare responsabilità nel passato – aggiunge Puccinelli – oggi si pone il tema di cosa fare per il presente e noi lo poniamo per Pontedera e la Valdera. Dopo anni in cui l’attuale amministrazione comunale ha rivendicato la continuità con il passato (un passato socio-economico che non esiste più da molto tempo e che difficilmente tornerà in quel modo), qualcosa è cambiato. Vuoi anche per le spinte della Regione, per ragioni politiche superiori, per lo sfinimento dei proprietari, è stato dato l’ok per cassare la lottizzazione Campi d’Era che prevedeva 65mila metri quadrati di costruzioni.”

“Per parte del sindaco Millozzi è stato anche un atto di coraggio, ci fa piacere vederlo così, un coraggio che speriamo non si fermi ma che sia foriero di un altro passo fondamentale: discutere seriamente l’urbanistica di Pontedera – si sottolinea –. Senza preclusioni di parte, senza approcci ideologici ma con razionalità e realtà. Finiti i tempi dell’urbanistica contrattata, passiamo a un’urbanistica di qualità per recuperare il tempo perso e dare a Pontedera un’impronta innovativa che sia anche all’altezza di una città che ha molto investito sull’arte contemporanea e che meriterebbe di avere contenitore e contenuto a un eguale livello. Ora abbiamo bisogno di una seria programmazione del territorio, che non prescinda da una politica urbanistica che coinvolga la Valdera, altra sfida necessaria da porre sul tavolo di discussione con le altre amministrazioni e alla quale non ci si può sottrarre se davvero l’Unione dei Comuni ha un senso come vogliamo credere possa ancora avere. Dunque sindaco Millozzi, apriamo veramente questo dibattito che possa portare a una reale innovazione: allora sì che lei potrà davvero lasciare un forte e positivo segno che non sia la mera riproposizione di un’idea del passato non più attuale né attuabile”.