Politica

"Una nuova Provincia antidemocratica"

Il gruppo consiliare Per una Svolta in Comune critica il nuovo ente: "Hanno annullato le minoranze e i risparmi annunciati non ci saranno"

"Siamo totalmente contro queste elezioni e contro quella legge Renzi/Del Rio che le ha generate, in quanto essa è antidemocratica, senza limiti tecnico normativi e in opposizione al potere dei cittadini". Così la lista Per una Svolta in Comune e la capogruppo Marianna Bosco commentano il risultato delle elezioni provinciali del 12 ottobre scorso, che hanno visto trionfare la lista “Centrosinistra per la provincia di Pisa” sotto la presidenza di Marco Filippeschi.

"La gran parte delle competenze che rimangono alla Provincia di secondo livello vanificano - spiega Marianna Bosco - gli annunciati risparmi, tanto più che gli indirizzi politici dipenderanno da funzionari con due livelli di stipendio".

E dal punto di vista politico, secondo la capogruppo d'opposizione, spariranno le minoranze e quindi anche il controllo da parte dei cittadini, dato che dei 12 nuovi consiglieri eletti ben nove rappresentano il centrosinistra.

Tutto questo, secondo la Bosco e il suo gruppo politico, non è altro che la piattaforma delle politiche di privatizzazione dei servizi pubblici con una riduzione delle basi democratiche del Paese.

Per questi motivi, Per una Svolta in Comune e con loro anche i consiglieri di Una Città in Comune di Pisa, L’Altra San Giuliano, Rifondazione Comunista Calcinaia Bene Comune non hanno partecipato alle elezioni, convinti che, come spiegano anche in una nota stampa, "il rapporto diretto tra eletti e cittadini prescritto dalla nostra Costituzione debba rimanere l'orizzonte di chi vuol difendere la democrazia ed evitare derive che ricordano tristemente un impianto istituzionale funzionale ad un solo uomo al comando".