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Venus in Furs, la grinta di non arrendersi

Sfumata la partecipazione al “concertone” di Roma, la band si prepara a nuovi importanti traguardi

PONTEDERA – Il tempo di crederci, poi il sogno di partecipare al concerto del primo maggio è svanito. I Venus in Furs però non si danno per vinti e continuano a lavorare ai numerosi nuovi progetti. E’ uscito da pochi giorni il secondo album della band pontederese formata da Marco Zorro Doni, Claudio Terreni, Giovanni Boschi e Giampiero Silvi, dal titolo “Bra – Braccia Rubate all’Agricoltura”. Un rock puro che mescola i suoni duri di fine anni 60 alle sonorità dei cantautori italiani. Il disco, realizzato in formato Key-Play USB abbandonando quindi definitivamente cd e vinili, è stato registrato al White Rabbit Hole Studio di Volterra e realizzato da Phonarchia Produzioni. Con la stessa etichetta nel 2011 la band aveva registrato anche l’album di esordio “Siamo pur sempre animali”, che aveva regalato al pubblico brani di grande successo come “Io odio il mercoledì”. Il nuovo disco segna quindi l’inizio di una nuova era per i Venus in Furs, che dopo la delusione per la mancata partecipazione al concerto del primo maggio, si preparano con più carica che mai al tour estivo. “Il primo maggio saremo a Civitavecchia – racconta Claudio, voce e chitarra dei Venus in Furs – non sarà come essere al concertone di piazza San Giovanni, ma in ogni caso saremo vicino a Roma”, ironizza il cantante. “Nonostante il risultato finale – dice Marco, basso dei Venus in Furs – siamo comunque contenti dei traguardi raggiunti. Eravamo in 700 quando sono iniziate le selezioni per partecipare al concerto del primo maggio, e anche se non siamo stati scelti, siamo fieri di essere arrivati tra gli ultimi 30, questo per noi è comunque un gran risultato”. Grandi progetti e ottimismo per il futuro è quello che traspare guardando questi quattro ragazzi, tutti nati e cresciuti in Valdera, ma con l’ambizione di crescere artisticamente e farsi conoscere ben oltre la loro piccola realtà territoriale.