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29 ucraini accolti e un conto per le donazioni

Il sindaco Ferrucci fa il punto sull'accoglienza delle persone in fuga dalla guerra: 11 sono bambini. Aperto anche un conto per raccogliere risore

La rocca di Vicopisano

"Attualmente, sono 29 le persone ucraine che stiamo accogliendo nel territorio comunale". Lo ha detto il sindaco Matteo Ferrucci, elencando alcuni dati sull'accoglienza delle famiglie in fuga dalla guerra in Ucraina nel territorio comunale di Vicopisano.

"Tra queste, 11 sono bambini. Per altre 11 persone, invece, sono state trovate soluzioni in Comuni vicini, in accordo con le famiglie richiedenti - ha aggiunto - le famiglie accolte, soprattutto mamme con i figli e le figlie, sono state ospitate da cittadini e cittadine del territorio nelle loro case o in appartamenti di loro proprietà".

Dall'inizio della crisi ucraina, l'amministrazione vicarese ha gestito la situazione insieme alle associazioni del territorio, tramite un coordinamento costituito ad hoc e una serie di riunioni, oltre alla nascita di un gruppo più ristretto e più operativo, che si occupa, partendo dal Comune, di monitorare le esigenze e i bisogni delle persone accolte e di provvedere di conseguenza.

"Ancora una volta le associazioni si sono dimostrate pronte, attive ed estremamente efficienti, così come la comunità ha confermato la sua forte propensione alla solidarietà - ha commentato l'assessora alle Politiche zociali, Valentina Bertini - sia accogliendo, sia donando sul conto corrente che è stato aperto insieme alle associazioni proprio per l'accoglienza stessa nel nostro territorio".

"Ci sono già stati i primi inserimenti sia alla scuola d'infanzia che alla primaria e il nostro ufficio è in stretto contatto con le istituzioni scolastiche provinciali - ha concluso il sindaco - vorrei sottolineare anche un'altra forma di accoglienza: il Centro italiano femminile, che ha sede a San Giovanni alla Vena e a Caprona, insieme ad altre realtà, tramite il centro socio-culturale Hub22, altre associazioni del territorio e numerosi professionisti hanno messo a disposizione delle persone ucraine accolte corsi d'italiano e servizi di interprete, doposcuola, ludoteca, tutela legale e assistenza psicologica".