Politica

Incuria e abbandono al rio Merlaio

Lo denuncia la consigliera della Lega Nord Marrica Giobbi: "Consorzio e sindaco non intervengono, contattati Arpat e Asl per verifiche"

Foto di Marrica Giobbi

"Il rio Merlaio, nel corso degli anni responsabile di numerosi allagamenti a Lugnano, scavalcata la provinciale Vicarese, deve defluire in Arno. E invece non lo fa per l’incuria e l’abbandono in cui versa". E' la denuncia che fa la consigliera comunale e capogruppo della Lega Nord Marrica Giobbi che è andata a visitare la zona.

"Già dallo scorso anno - accusa Giobbi -, il consorzio di bonifica 4 Basso Valdarno, ex Fiumi e Fossi, a detta del comune, avrebbe dovuto ricavarlo, ma non l’ha fatto, forse distratto dall’elaborazione di bollette sempre più salate che impone ai cittadini senza tanti complimenti. Il rio Merlaio oltre ad essere invaso da una fitta vegetazione che si rincorre sul letto e sulle sponde, è ostruito da una commistione di erba, terriccio, rifiuti ed oggetti ingombranti per cui l’acqua ristagna putrida, ammorbando l’aria , diffondendo un fetore disgustoso che offende i residenti costretti a subire i miasmi che la brezza di ponente rafforza e diffonde a volontà, suscitando allarme nei cittadini. L’acqua stagnante è così salita fino a raggiungere il livello del vicino scolmatore, che in caso di piena consente al rio di riversarsi nel laghetto artificiale poco distante, un vaso di espansione ora alimentato dai liquami putrescenti. Recentemente - ha aggiunto Giobbi - sono stati visti alcuni figlioli bagnarsi in questo acquitrino. E visto che il sindaco Taglioli, cui tra l’altro compete la tutela della salute pubblica, brilla per l’assenza, ho chiesto l’intervento dell’Arpat e dell’Asl per le opportune verifiche igieniche ed ambientali e di essere messa a conoscenza dei risultati delle indagini".