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Recupero della Torre di Caprona, via al progetto

Il sindaco Ferrucci lancia l'idea di una convenzione pubblico-privata per recuperare la Torre degli Upezzinghi. Mazzeo: "Una legge per le rocche"

La Torre degli Upezzinghi di Caprona

La Torre di Caprona, copia ottocentesca dell'antico castello degli Upezzinghi che svetta sullo sperone roccioso della frazione vicarese, è pronta a tornare ai vecchi fasti. Proprio a questo fine l'amministrazione guidata dal sindaco Matteo Ferrucci ha dato avvio al percorso con cui si vuol promuovere il recupero della Torre e che, per forza, dovrà coinvolgere tanto il pubblico, quanto il privato.

La proprietà della Torre, infatti, è proprietà di privati, che avrebbero comunque dimostrato la propria disponibilità. "La Torre è di proprietà della famiglia Conforti e versa attualmente in pessime condizioni - ha spiegato il sindaco - l'idea è quella di fare una convenzione tra pubblico e privato, per attrarre investimenti e per sbloccare risorse che possano permettere indagini geologiche e studi di fattibilità. La Torre è stata ricostruita nel tardo Ottocento, quindi il suo recupero non dovrebbe essere complesso, ma sarà comunque reso complicato dal posizionamento del cantiere in un'area particolarmente ostica".

Un progetto che il sindaco, insieme all'intera giunta vicarese, ha presentato al presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo in un incontro alla palazzina reale del Parco di San Rossore. "È stata l'occasione per fare il punto su tutte le opere che abbiamo finanziato, come il camminamento del Brunelleschi, la Botte e la ex scuola elementare, che dovrebbe legarsi al progetto degli Uffizi diffusi - ha spiegato Mazzeo - ma anche per rilanciare un sogno: quello di riqualificare la Torre degli Upezzinghi, uno dei gioielli più belli della nostra Regione. L'idea è quella di restituirla alle cittadine e ai cittadini di Caprona, Vicopisano e alla Toscana tutta".

Un momento della presentazione del progetto

La giunta di Vicopisano con il sindaco Ferrucci e il presidente del Consiglio regionale Mazzeo


"Non sarà un impegno semplice. Dovremo costruire le condizioni perché ci sia un rapporto tra pubblico e privato che metta anche noi nelle condizioni di fare investimenti di riqualificazione - ha aggiunto - penso che quest’idea di valorizzare i tanti gioielli della Toscana diffusa porterà nuovo turismo e nuova occupazione. Per questo, da San Rossore, vorrei lanciare l'idea di un percorso normativo che porti a un legge che possa finanziare le tante rocche e torri che sono presenti in Toscana, sul modello di quella che è già stata fatta per le città murate".

La giunta vicarese e il presidente Mazzeo


"Allo stesso tempo dobbiamo costruire servizi e reti affinché i cittadini rimangano sempre più nel nostro territorio - ha concluso Mazzeo - una interconnessione perché tutti possano essere in rete anche attraverso un biglietto unico per la nostra Toscana".