Attualità

"Vigili ancora sotto scacco"

A circa 20 giorni dalla segnalazione, la consigliera comunale Giobbi torna sulla questione del comando bloccato: "In balia dei capricci di un privato"

Ancora irraggiungibile. Dopo la denuncia a mezzo stampa da parte della consigliera comunale della Lega Nord Marrica Giobbi avvenuta una ventina di giorni fa, la situazione dell'edificio che ospita il comando dei vigili urbani a Vicopisano non sembra essere cambiata e così la leghista ci torna sopra: "Da un mese - scrive in una nota stampa - i vigili sono sotto scacco, in balia dei capricci di un privato che dopo diversi anni si è ricordato di vantare una proprietà privata esclusiva sui pochi metri della stradina bianca attraverso la quale si raggiungeva il comando. La situazione sempre più grottesca e che traduce in pratica un atto di ritorsione per una multa ricevuta, mette in evidenza un’incredibile sciatteria dell’amministrazione, che per tutti questi anni si è crogiolata nella quiete più assoluta, per gli effetti di un accordo verbale così pare ed il fatto sarebbe gravissimo, o scritto, di cui vogliamo conoscere tutti i particolari".

Giobbi si chiede "come è possibile sbarrare il transito a chi svolge un pubblico servizio e ai cittadini, che ora sono costretti a passare da viale Diaz, rischiando non poco l’incolumità personale, visto che si devono introdurre in uno spazio angusto, delimitato dai tigli secolari e caratterizzato da una visuale insufficiente? Il terreno in questione - dice la consigliera d'opposizione -, non è edificabile anche se in passato qualcuno aveva ne aveva ventilato l’ipotesi: nelle previsioni urbanistiche è destinato a verde pubblico".

E ancora: "Ci si chiede come mai in tutto questo tempo a nessuno sia venuto in mente di acquisirlo con trattativa privata, o con esproprio, per garantire la piena fruibilità dell’edificio e della funzione pubblica non irrilevante. E mentre la gente ride ed i vigili si sentono sempre più mortificati, l’amministrazione placidamente e senza affanni tenta di rendersi conto dell’accaduto. Tra un turno di ferie e l’altro è partita la caccia al tesoro negli archivi, alla ricerca dell’eventuale accordo violato, o sbandierato. Nel frattempo non vorremmo che intanto, come è già accaduto a via don Milani in area Tizzoni, i cittadini fossero chiamati a pagare per il taglio dell’erba di un privato. Anche per questo motivo ho protocollato una puntuale interrogazione ad hoc".