Attualità

​Visita guidata…sullo Scolmatore

Due date a luglio e settembre per poter passeggiare e conoscere meglio la grande opera idraulica di Pontedera

Lo scolmatore di Pontedera

Ha circa cinquant'anni, molte volte lo si sente nominare durante le grandi alluvioni invernali, eppure quasi nessuno sa bene cosa sia, a cosa serva e come sia fatto. Chiuso su tutti i lati di accesso, infatti, lo Scolmatore di Pontedera è un luogo sconosciuto e segreto per molti cittadini, ma ecco che presto ci sarà l’occasione, attraverso due visite guidate gratuite, di conoscere meglio e da vicino questa imponente opera idraulica che domina l’ingresso alla città sul lato che si collega a Fornacette.

In accordo con la Provincia, Comune di Pontedera e cooperativa Arnera sono infatti riusciti a far aprire i cancelli dello Scolmatore per sabato 26 luglio e per sabato 6 settembre. “Il ritrovo per la prima data – ha spiegato il giornalista e storico Mario Mannucci – sarà alle 16,30 a Bocca d’Era e a piedi raggiungeremo lo Scolmatore. Qui, un esperto della Provincia descriverà l’imponente impianto idraulico che da anni attenua il pericolo di alluvioni nella piana pisana e oltre. Poi – ha aggiunto Mannucci – i gitanti potranno tornare a Bocca d’Era e imbarcarsi sul tradizionale battello fluviale per una crociera fino a La Rotta”.

L’iniziativa, guidata oltre che da Mannucci anche dall’editorialista Michele Quirici con la consulenza tecnica della polizia idraulica di Pisa, è riservata a un massimo di 45 partecipanti che dovranno prenotarsi al Centro per l’Arte Otello Cirri, al numero 058757282 dal lunedì al sabato dalle 8 alle 19 o per mail agli indirizzi a.righetti@comune.pontedera.pi.it oppure d.colonnata@comune.pontedera.pi.it.

“Quando fu costruito, lo Scolmatore rappresentò una ferita per la città – ha commentato il sindaco Simone Millozzi – ma adesso si può dire che ha reso più forte il territorio. Queste visite sono l’occasione per conoscere meglio questa grande e importante opera idraulica che ad ogni alluvione o nubifragio è oggetto di difficili e delicate scelte che possono salvare o meno tante zone da Pontedera fino a Livorno”.