Attualità

"Sull'Unione politici fuori tempo"

Marcello Casati di Uilp interviene sulla scissione nell'Unione dei Comuni: "Campanilismi non superati e servizi male erogati"

Marcello Casati

"Nonostante i miei rapporti con Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli, non siano stati per niente idilliaci rispetto ai problemi politici e amministrativi presenti nel comune che ci ha dato i natali, ho sempre condiviso i suoi dubbi rispetto alla gestione politica dell'Unione dei Comuni della Valdera".

Inizia prendendo le mosse da una conoscenza di vecchia data, il commento del sindacalista di Uilp Marcello Casati a proposito della scissione nell'Unione dei Comuni. In una nota stampa, Casati mette nero su bianco le sue riflessioni, spiegando che fra gli errori commessi dagli amministratori c'è stata l'incapacità di sfruttare l'ente per superare i campanilismi.

"Le mie perplessità che inizialmente potevano anche derivare da una certa partigianeria di natura rurale - scrive Casati - successivamente mi hanno dimostrato che i diversi interessi presenti tra i comuni dell'Unione, non sono stati per niente superati. Anzi, da alcuni anni si sono ulteriormente deteriorati a danno dei comuni collinari".

Quindi, la questione dei servizi: "Tra le cose che potevano far superare certi campanilismi, una di queste potevano essere i servizi da erogare ai cittadini e invece qui arrivano le dolenti note. A parte alcuni casi sporadici e non certamente grazie solo all'Unione, vedi servizi asili nido, ognuno ha continuato a gestire "il suo orto" a proprio piacimento e secondo le proprie possibilità. Per cui i cittadini dei piccoli Comuni collinari, a parte Peccioli con la sua discarica e Lajatico con il Teatro del Silenzio, non hanno visto cambiare di un millimetro le proprie condizioni socio economiche per garantire ai cittadini servizi di cui altri già beneficiavano".

Casati parla poi della aliquote fiscali sulla casa: "Una vera armata Brancaleone - dichiara il sindacalista - con quattordici aliquote per quattordici Comuni. Radicalmente opposta alla scelta fatta dai Comuni pisani dell'Unione della Colline Marittime, i quali hanno fatto un unico accordo con i sindacati con un'unica aliquota, uguale per tutti e cinque".

"Perché questa rottura? - si chiede il sindacalista. - Una volta, anche quando le cose non andavano bene, era sufficiente una riunione del partito a rimettere gli animi in apparente tranquillità". Oggi le cose sono cambiate, dice Casati: "A parte alcune eccezioni, i nuovi sindaci Pd ascoltano assai più i cittadini che non gli ordini del partito e questo lo ritengo un fatto positivo, poiché consente loro di fare scelte nell'interesse dei territori".

Sulla questione era intervenuto anche Mario Mannucci: "Il mio amico  è assai perplesso per come le cose sono maturate. Capisco benissimo le sue perplessità. Se le cose fossero state gestite meglio, sicuramente i cittadini ne avrebbero beneficiato. Gli stessi attori politici hanno commesso grossi errori".

Nel concludere, Casati si concede un po' di spirito, sostenendo che fra gli errori dei politici non ultimo è stato quello "di far suonare la gran cassa, quando invece occorreva un violinista. Suonarla addirittura andando fuori tempo, e su questo Mario me ne deve dare atto, rispetto alle percussioni qualcosa ci capisco".