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"Il parto in ambulanza non è dignitoso"

Buselli sulla nascita avvenuta a Peccioli: "Non è dignitoso venire al mondo così. Ho scritto ai presidenti dei corsi di laurea di ostetricia"

Il primo cittadino di Volterra Marco Buselli è intervenuto sul caso del bambino nato in ambulanza a Peccioli. L'episodio, avvenuto ieri, è l'occasione per Buselli di tornare sull'annoso problema dell'ospedale volterrano, a cui è stato tolto il reparto nascite.

L'ambulanza partita da Castelnuovo Valdicecina e diretta all'ospedale di Pontedera, non ha raggiunto in tempo il Lotti e il parto è avvenuto a bordo del mezzo, senza complicazioni. Buselli ha fatto sapere che il suo intervento è stato condiviso anche dai sindaci di Castelnuovo Val di Cecina, Pomarance e Montecatini Val di Cecina.

Un episodio simile era accaduto il 17 giugno scorso, a Sasso Pisano. La madre a cui si erano rotte le acque era a Montecerboli e l'ospedale da raggiungere era quello di Cecina. Anche quella volta il parto in ambulanza non ebbe complicazioni: "Stavolta - ha detto Buselli - il punto in cui è avvenuto il fatto, in prossimità di Peccioli, ci dice che tutto ciò si sarebbe potuto evitare continuando ad avere la possibilità di nascere a Volterra"

"Non dobbiamo assuefarci a ciò che non è dignitoso - ha aggiunto Buselli - ossia, come in questo caso, arrivare a pensare che partorire in ambulanza sia normale e faccia parte di quello di cui ci dovremmo accontentare". 

Da qui l'iniziativa del sindaco di scrivere ai presidenti dei corsi di laurea in ostetricia delle Università di Pisa, Firenze e Siena "per promuovere l'idea di tesi universitarie che studino un modello possibile per le aree periferiche, disagiate, insulari e montane, in relazione al tema della nascita e dei percorsi assistenziali e di cura ad essa legati".