Politica

Buselli chiede l'autonomia della Sds dalla Valdera

Il sindaco ha scritto ai colleghi dell'Alta Val di Cecina proponendo un referendum per evitare che la Società della Salute sia accorpata a Pontedera

Il primo cittadino Marco Buselli si fa capofila dei sindaci dell'Alta Val di Cecina, nella speranza di salvare l'autonomia della Società della Salute dopo l'accorpamento dei servizi socio-sanitari con quelli della Valdera. La sua idea è quella di una consultazione popolare, che propone ai colleghi mediante una lettera aperta.

"Cari colleghi - esordisce il sindaco volterrano -, siamo alla vigilia di una fusione a freddo sulle Società della Salute, dettata dall'alto senza ascoltare i territori. Anche voi vi siete detti contrari alla fusione delle zone distretto e delle Società della Salute, giustificando però il vostro voto favorevole con la volontà di governare i processi".

"La fusione della zona distretto, già avvenuta - prosegue Buselli -, comporterà a cascata anche la fusione per incorporazione delle Società della Salute. I primi contatti con Pontedera sono stati disastrosi, con la proposta di relegarci al 7 per cento, sulla base della popolazione, come rappresentatività di zona rispetto all'area della Valdera, ma anche con l'avvenuta creazione di un polo per la piccola chirurgia privato a Pontedera, quando si sapeva della necessità di convogliare a Volterra una mole di interventi importante sull'Ospedale pubblico."

"A Volterra abbiamo fatto anche Consigli comunali aperti su questi temi - osserva -, ma, come è emerso anche in sede della Commissione Sanità del territorio, la cittadinanza dell'Alta Val di Cecina non ha potuto mai di fatto esprimersi in merito della fusione. L'ipotesi di un referendum, su tutto il territorio dei nostri quattro Comuni interessati dalla zona sociosanitaria, potrebbe così essere interessante in tal senso". 

"Si tratterebbe di un importante esercizio di democrazia - conclude Buselli nella lettera ai colleghi -, senza il quale diventa impossibile avallare un processo di fusione. Adesso intanto, i Consigli Comunali dovranno esprimersi sul progetto di fusione delle due Società della Salute. Vi chiedo, su questi temi, di continuare ad informare la cittadinanza ed aprire un confronto pubblico. Sarebbe importante, su questi temi, recuperare una dimensione unitaria, a difesa delle nostre specificità di territorio, già disconosciute dai primi atti che si sono andati a varare, pur con il parere contrario del nostro Comune".