Cronaca

"Io non scherzo sulla pelle dei pazienti"

Il medico e consigliere comunale di Upv Marzio Innocenzi, circa la ragazza investita a Volterra e portata a Pontedera, pretende spiegazioni dalla Asl

Marzio Innocenzi

Dopo aver chiesto scuse formali dall'Azienda Usl Toscana Nord Ovest circa l'accusa di "fake news" dovuta a un fraintendimento, il medico e consigliere comunale di "Uniti per Volterra" torna sul caso della ragazza che, venerdì scorso, è stata trasferita all'ospedale Lotti di Pontedera dopo essere stata investita a pochi passi dall'ospedale di Volterra ("Investita vicino all'ospedale ma deve fare 40 km").

"Le varie pseudo risposte che l’Asl ha ritenuto fornire alle mie richieste - scrive Innocenzi in riferimento alla replica, per ora unica, dell'azienda sanitaria - mi hanno indotto ad ulteriori approfondimenti della vicenda della ragazza trasportata a Pontedera dopo essere stata investita a Volterra e scava scava ho trovato cose ancora più inquietanti.

Rapidamente:

E’ acclarato che l’infortunata in questione è stata investita il 30 novembre al Gioco Novo e non è e non ha alcunché a che vedere con altro simile incidente stradale a Volterra. Di conseguenza l’accusa di mettere in giro fake news ricade esattamente su chi mi ha risposto in modo frettoloso e impreciso sbagliando tutto (fortuitamente o meno non lo so: è certo che non ha lavorato in modo degno accusando a vanvera persone serie) Bastava informarsi meglio e in ASL non era difficile.

E’ confermato che la ragazza in questione è stata portata a Pontedera a quaranta chilometri di distanza con autoambulanza e pare ASSOLUTAMENTE SENZA VALUTAZIONE MEDICA AL PRIMO SOCCORSO E TANTOMENO CON MEDICO A BORDO NEL TRAGITTO.

Quello che era stato chiamato pit stop a La Rosa in realtà era la (prima!!?) valutazione medica diretta, e da lì in poi è proseguito il viaggio SENZA MEDICO A BORDO.

La malcapitata dal pomeriggio ha fatto lunghe ore di attesa per effettuare gli esami radiografici necessari solo dopo oltre tre ore dal suo arrivo.

La sfortunata figliola ha passato tutta la notte in un corridoio senza la minima assistenza che non fosse quella dei genitori, che le hanno fornito una giacca per ripararsi dal freddo.

A questo punto credo che l’ASL (mi piacerebbe saper chi risponderà, visto che io ci metto nome e cognome) e di cui mi onoro di essere piccola parte, dovrebbe non chiudersi a riccio, ma chiarire, evidenziare le pecche e gli errori per non rischiare di ripeterli, e dovrebbe chiedere scusa al sottoscritto, offeso come persona, come professionista e come rappresentante politico, ma soprattutto alla malcapitata e alla sua famiglia, oltre a spiegare ai cittadini quali protocolli siano stati applicati nel caso specifico, senza una reale emergenza ( meno male per la ragazza, perché un viaggio fino a Pontedera con un rischi di grave trauma cranico/spinale o addominale l’avrebbe probabilmente messa a rischio vita). Gravissimo iter sarebbe stato in quel caso; in caso opposto, lievi traumi: perché dribblare Volterra?"