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Cultura mercoledì 22 novembre 2017 ore 12:20

Don Armando, la sua vita, il suo libro

Foto di: Marcella Bitozzi

Sala gremita, letture di alcuni brani del libro, applausi e un po' di commozione alla prima presentazione del libro di don Zappolini



CASCIANA TERME LARI — C’era tantissima gente ieri sera, martedì 21 novembre 2017, nella Sala Conferenze del Centro pastorale Madre Teresa di Calcutta a Perignano, alla prima presentazione del libro di don Armando “Un prete secondo Francesco”.

Al tavolo delle presentazioni insieme a don Zap, don Luigi Ciotti e monsignor Andrea Migliavacca vescovo di San Miniato. Moderatore don Alessandro Andreini.

Tra il pubblico personaggi del mondo politico, culturale, ecclesiastico, assistenziale e tantissimi giovani e lavoratori delle comunità fondate dal prete.

Don Ciotti e don Armando si sono conosciuti a Torino nel 1980, durante un incontro tra associazioni di accoglienza e non si sono mai persi di vista. Due preti che vivono realtà “di strada”, che praticano il Vangelo fuori dalle mura della canonica e dal silenzio della preghiera fine a sé stessa. Due preti che si assomigliano. E’ di don Ciotti la prefazione al libro, “un libro - ha detto - che ho fatto anche mio. Gli ultimi sono i nostri maestri e ci cambiano la vita attraverso la loro sofferenza. Bisogna vivere insieme e non accanto alla comunità che ci circonda per dare voce al silenzio di chi soffre”.

Il vescovo Migliavacca ha confessato di aver sentito parlare di don Armando prima ancora di essere nominato a San Miniato, da don Tommaso Giani amico di Zappolini ed allora seminarista. “Conoscendo don Armando – ha detto il vescovo – si conoscono tante altre persone; nel suo volto se ne ritrovano tanti altri, così come nel suo libro che racconta la sua storia, se ne ritrovano tante altre". 

"Il mondo di oggi ha bisogno di testimoni - ha proseguito Migliavacca - e non di maestri, che viva concretamente la parola del Papa e non che la racconti”. Concludendo il suo intervento, il vescovo ha definito don Armando "un gran lavoratore della terra", ricollegandosi alla terra promessa ad Isaia che poteva tenerla solo considerandola un dono: "Don Armando - ha sottolineato - vive la sua vita come un dono da cogliere e da vivere condividendola con gli altri”.

Alla serata è intervenuta anche Mimma Scigliano, la giornalista romana che ha tradotto in parole il racconto di vita di don Armando.

Non poteva mancare un po’ di commozione da parte di Zappolini, che ha comunque ribadito di vivere una vita come ha sempre sognato, e che la Parrocchia è il posto più bello per un prete. E guardando il numerosissimo pubblico ha ricordato e ripetuto le parole dette al funerale di sua mamma Sarah: “Vedi mamma te avevi paura che diventando prete rimanessi solo... guarda quanta gente che mi vuole bene che ho intorno a me...”.

Marcella Bitozzi
© Riproduzione riservata


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