Lavoro giovedì 24 luglio 2014 ore 19:30
In tre mesi, hanno aperto il doppio delle attività cessate
Saldo positivo per le imprese della provincia di Pisa tra marzo e giugno. Anche se il ricambio non è sempre e solo un dato positivo
PROVINCIA DI PISA — Tra marzo e giugno 2014 il tasso di crescita trimestrale della provincia di Pisa è stato dello 0,9%, un dato inferiore, in Italia, soltanto alle province di Crotone, Spezia, Roma, Pescara e Palermo.
Secondo ConfcommercioPisa, le imprese della provincia di Pisa crescono di più di quelle del resto della Toscana. E il tasso di crescita la mette al sesto posto in Italia.
“Il dato conferma la grande vivacità imprenditoriale della provincia di Pisa e va accolto in modo positivo - spiega Federico Pieragnoli, direttore di ConfcommercioPisa -. C'è però da considerare che un eccessivo turn over tra le imprese non è un fatto positivo in assoluto, perché la perdita di molte aziende e attività storiche non è compensabile semplicemente con le nuove aperture. Inoltre, disaggregando il dato sulle imprese del commercio, scopriremmo che per queste imprese il segno più si trasforma facilmente in un dato negativo. Su questo aspetto specifico, c'è ancora moltissimo da fare”.
Il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni è positivo di 389 unità, risultato della differenza tra le iscrizioni (809) e le cassazioni (420).
Nel trimestre marzo-giugno 2013, la provincia di Pisa ha registrato un saldo positivo di 326 unità, mentre il trend di crescita si attestava a un +0,75%.
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