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​Sono preoccupata per la solitudine di mio padre

di - mercoledì 26 luglio 2017 ore 11:28

Questa è la mail che ci ha inviato Maria Chiara:

Mi chiamo Maria Chiara e vi scrivo perché mi sento molto in colpa nei confronti di mio padre. Lo scorso ottobre, dopo una lunga e tremenda malattia, è venuta a mancare mia madre. Sono stati mesi difficili, fisicamente e emotivamente impegnativi. Oltre alla sofferenza nel vedere mia madre star male e dovermi prendere cura di lei, mi sono dovuta dividere tra gli impegni professionali e l’organizzazione della mia famiglia. Non ho fratelli o sorelle e quindi ho dovuto far tutto da sola. Accanto a me mio marito è stato molto presente, aiutandomi per quanto gli è stato possibile. Da qualche settimana ho ripreso la mia normale routine. Però tra lavoro, casa e bambini, mi accorgo che mio padre è sempre da solo. Per carità, è un uomo pratico, autonomo, non mi ha mai chiesto nulla e non ha mai dato segnali di depressione. Ma è una situazione che mi preoccupa e non mi far star bene. So che la scomparsa di mia madre è stata un duro colpo per lui e adesso ho paura che la corazza che ha indossato in tutti questi anni possa sgretolarsi e mostrare tutte le sue fragilità.

Cara Maria Chiara, la scomparsa di un caro infrange quell’equilibrio familiare che si viene a formare nel corso degli anni. Prima che se ne possa ricreare uno nuovo - con ruoli e compiti definiti per ogni membro della famiglia - occorre sempre un po’ di tempo. Va pian piano ristabilita una quotidianità, fatta di nuove abitudini e gesti. In questa fase di transizione tutti tendono a preoccuparsi e fanno il possibile per alleviare il dolore degli altri cari, sentendo sulle proprie spalle tutto il peso di questa importante responsabilità. Nello specifico, tu affermi di aver paura per tuo padre e di sentirti in colpa per la solitudine che ritieni possa provare nella sua nuova, dolorosa, condizione di vedovo. Probabilmente anche tuo padre sarà ugualmente in ansia per te, visto che oltretutto hai il compito di accudire i tuoi figli. Ricordati che ognuno elabora il lutto con i propri tempi e le proprie modalità. In questo senso, compatibilmente con i tuoi impegni, puoi avvicinarti e sostenere tuo padre. Anzi, dovrete avvicinarvi e sostenervi vicendevolmente, trovando ritagli di tempo e nuove modalità per stare insieme. Ciò potrebbe darti il modo di mantenere un atteggiamento di apertura per cogliere i suoi reali bisogni, rispettando le sue esigenze e i suoi spazi in un momento particolarmente delicato come questo.


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