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Sport venerdì 30 ottobre 2015 ore 19:15

Trosino, nella scia di Luperini e Bartoli

Mirko Trosino, 23 anni

Il 23enne ciclista pisano nel 2016 sarà professionista: "I miei idoli Armstrong, Cancellara e Contador. I sogni il Giro d'Italia e il Fiandre"



SANTA MARIA A MONTE — Ama Lance Armstrong e non vede l'ora di essere nel gruppo insieme ai suoi idoli Fabian Cancellara e Alberto Contador.

Mirko Trosino, 23 anni compiuti lo scorso 19 ottobre vive a Santa Maria a Monte e a partire dal 2016 sarà un ciclista professionista con la Southeast Pro Cycling Team del direttore sportivo fucecchiese Luca Scinto.

Ho iniziato a correre nel 2000. Il ciclismo è l’unico sport che volevo fare visto che in famiglia lo praticava e lo pratica tutt’ora mio padre Franco (ora a livello amatoriale). Ho corso nella categoria giovanissimi con il Gs Massimo Donati, negli esordienti ed allievi nel Gc Vecchianese, negli juniores nel team Ambra Cavallini Vangi e nei dilettanti nel team Hopplà. Negli ultimi tre anni nel Gs Mastromarco, la squadra di Vincenzo Nibali”.

Ventitrè anni è l'età giusta per passare professionista nel ciclismo. Non c'è la stessa precocità di altri sport, i ciclisti raggiungono il picco di prestazioni, salvo eccezioni, intorno ai trentanni: “Nei professionisti mi presento con circa cento vittorie nelle categorie giovanili. Tra queste un campionato italiano nella categoria allievi su pista, inseguimento individuale, un settimo posto al campionato del mondo a cronometro nella categoria juniores e un secondo posto nel campionato italiano, sempre a cronometro. Nel 2012, nella categoria dilettanti, ho conquistato dieci vittorie tra cui spiccano la vittoria in una tappa al giro d’Italia dilettanti e la medaglia di bronzo ai campionati italiani a cronometro. Due vittorie nel 2013 e quattro nel 2014 tra cui il Gp Ezio Del Rosso, gara nazionale a Montecatini Terme e il Gp di Rovescala. Quest'anno tre vittorie, tutte di spessore, tra Trentino Lazio ed Abruzzo, più innumerevoli piazzamenti”.

Il passaggio a professionista servirà anche per capire il livello a cui Trosino potrà ambire nei prossimi dieci, quindici anni: “Sono un corridore tuttofare, abituato a stare al vento e lavorare per la squadra. Negli ultimi anni da dilettante però ho imparato a vincere, facendo così mettere gli occhi su di me da parte dei direttori sportivi di squadre professioniste”.

Come quelli di Luca Scinto, professionista dal 1994 al 2002 e ora ds della Southeast Pro Cycling Team. Scinto è di Fucecchio, Trosino di Santa Maria a Monte. La tradizione ciclistica toscana si rinnova: “Ho avuto anche occasione di allenarmi insieme a Fabiana Luperini e a Michele Bartoli. I miei ciclisti preferiti però sono Lance Armstrong, Fabian Cancellara e Alberto Contador”.

Armstrong è stato il campione dei sette tour poi revocati con lo scandalo doping, ma Trosino lo stima lo stesso: “Non ho visto il film The Program (incentrato sul ciclista statunitense, uscito nelle sale italiane a ottobre, ndr) me lo hanno raccontato e penso che non andrò a vederlo perché non mi è piaciuto come hanno mostrato agli occhi della gente estranea il ciclismo, infangandolo sempre di più e descrivendolo in modo macabro”.

Capitolo sogni, Trosino ne elenca cinque, due subito realizzabili, gli altri da inseguire: “Spero di correre in gruppo con Cancellara e Contador, dovrei riuscirci visto che sono ancora pro. Poi mi piacerebbe partecipare e magari vincere le mie gare preferite che sono il Giro d’Italia per quelle a tappe e, tra le classiche, la Parigi Roubaix e il Giro delle Fiandre”. Alla giovane promessa non rimane che seguire le orme e chiedere consiglio a Fabiana Luperini e Michele Bartoli per esaudire i suoi sogni. La prima ha conquistato cinque volte la maglia rosa, il campione di San Giovanni alla Vena vinse il Fiandre nel 1996.

René Pierotti
© Riproduzione riservata


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