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Attualità lunedì 22 ottobre 2018 ore 15:30

Perché il Serra brucia di più? Nessuno lo sa

E' trascorso quasi un mese dal drammatico incendio. Possibile che i piromani siano tutti qui? Il sindaco Taglioli punta molto sui pini, altri sul fato



VICOPISANO — Quando alcuni anni fa si sviluppò sul Vesuvio un vasto incendio, per tutta Napoli e vasto circondario si sparse la notizia, una fake news come si dice oggi, che l'incendiario o gli incendiari avevano usato dei gatti per dar fuoco al monte

Gatti incendiari e vittime. Tutte le autorità smentirono ma il popolo rimase della propria idea. Ma perché, ci chiediamo e chiediamo, il monte Serra è più colpito, fino all'ultima drammatica situazione del 24 settembre scorso per cui dopodomani sarà un mese, rispetto ad altre montagne e colline? 

Possibile che qua ci siano da sempre più piromani che da altre parti? I piromani non muoiono mai? E se ce ne sono di più, perché? Forse perché i monti pisani sono molto belli e distruggerli dà più gioia, come la gioia 'religiosa' del'Isis nel distruggere bellezze architettoniche e archeologiche?

Abbiamo chiesto pareri qua e là e qualcuno ne abbiamo avuto anche se nessuno ha saputo dare spiegazioni concrete. 

Quella del sindaco Juri Taglioli di Vicopisano è stata la più articolata. "Gli incendi scoppiano dovunque - dice - ma penso anch'io che sul Serra, da decenni e senza andare a tempi più remoti di cui non hanno notizie, il fuoco sia più protagonista che da altre parti". Possibile, chiediamo, che i piromani siano concentrati qua? "Difficile rispondere - ancora Taglioli - mentre è vero che la vegetazione del Serra è più sottoposta al fuoco. Qua ci sono molti pini. E i pini e il loro sottobosco sono facili da incendiarsi, basti pensare che le pine erano molto usate nella civiltà contadina, ma ancora vengono usate, per accendere i caminetti, i 'foarili' come erano chiamati. Il fuoco appiccato a una pina parte infatti a razzo". 

Come è noto, esiste da anni una legge secondo la quale non si può più costruire dove c'è stato un incendio, per cui lo scopo edificativo è annullato in partenza. E allora si torna a alla ricerca di altri motivi. Un esperto del settore, che preferisce non dare il nome e specificare il corpo di appartenenza, premette che "si va a periodi"

"Una quindicina d'anni fa bruciavano soprattutto i boschi delle Cerbaie, Staffoli e dintorni mentre per il Serra, ogni volta che si incendia potrebbe esserci un motivo diverso. Da quello del bruciar foglie per far pulizia ai malati di cervello a vendicatori dei presunti torti subiti".

"Un dato è vero: in questi ultimi anni gli incendi sono aumentati molto e soprattutto in Italia, Grecia, Portogallo, Spagna, ma anche in America, perché, questo è vero, la temperatura globale è aumentata. Ma c'è il rovescio della medaglia nel caso del Serra dove, oltre a frequenti incendi piccoli e medi, già nel 1971 morirono due persone che spegnevano le fiamme mentre nel 1985 la montagna sopra Vicopisano bruciò per giorni, fino a quando piovve, incenerendo 300 ettari. Ma in quegli anni, ecco il ragionamento, la temperatura del mondo non era ancora aumentata. A questo punto non si può che concludere con un ennesimo interrogativo: e allora, che dire, che pensare?

Mario Mannucci
© Riproduzione riservata


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