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Attualità domenica 24 giugno 2018 ore 08:00

Forno crematorio, le conclusioni di Sociolab

Il percorso partecipativo avviato dal Comune sui servizi cimiteriali ha messo in evidenza le preoccupazioni dei cittadini per la slaute



CASCIANA TERME LARI — Il sindaco Mirko Terreni ha presentato venerdì scorso i risultati del percorso partecipativo condotto da Sociolab in realzione ai servizi cimiteriali, con focus sull'ipotesi di realizzare un forno crematorio a Lavaiano.

Un percorso che, attivato un anno fa, ha animato e polarizzato la discussione, facendo emergere la preoccupazione dei cittadini sui possibili rischi per la salute, posizione portata avanti con forza dal comitato No forno. Per il sindaco Terreni, tuttavia, il dibattito non è stato sufficientemente partecipato.

“Nonostante la partecipazione agli incontri da parte della comunità avrebbe potuto sicuramente essere maggiore – queste le parole del primo cittadino – nel corso dei mesi in cui si è svolto il percorso sono emersi senza dubbio elementi positivi come il dialogo avviato con esperti del settore, così come la costruzione e diffusione di un’informazione condivisa con la cittadinanza, sintesi di punti di vista anche molto distanti fra loro che hanno permesso di offrire alla comunità una pluralità di prospettive e una maggiore sensibilizzazione su un argomento complesso come la gestione dei servizi cimiteriali. Vorrei nuovamente ringraziare chi si è impegnato in questo percorso sicuramente faticoso ma che ha avuto il merito di chiarire molte questioni sul tavolo relative a un servizio importante e che tocca svariate sensibilità come quello cimiteriale”.

La richiesta di realizzare un forno crematorio a Lavaiano era stata proposta da un privato sotto forma di project financing, comprendente l’affidamento in concessone dell’insieme dei servizi cimiteriali con la garanzia di investimenti e manutenzioni. Viste le preoccupazioni nella popolazione, il Comune ha avviato il percoso partecipativo, con l’obiettivo di sviluppare un confronto articolato sul tema dell’intera gestione del servizio cimiteriale e non soltanto sulla costruzione o meno del tempio crematorio, "per dare modo alla comunità di confrontarsi sulle criticità dell’attuale sistema di gestione dei servizi cimiteriali e costruire in modo condiviso linee guida per la futura gestione del servizio".

Il percorso si è articolato in tre fasi: con l’indagine preliminare è stata esplorata la situazione, i vari livelli di conflitto e gli argomenti di interesse e di preoccupazione della comunità. A questa fase è seguita la costruzione del quadro conoscitivo, per svolgere la quale è stato costituito un Tavolo di Accompagnamento. Il Tavolo oltre ad avere la funzione di garante per il corretto svolgimento del percorso, ha lavorato ad una guida in cui inserire una base informativa sulle principali tematiche inerenti il servizio cimiteriale e la proposta di project financing, avvalendosi della consulenza di esperti del settore e dei chiarimenti specifici di carattere tecnico e amministrativo da parte responsabili dei servizi comunali. Hanno fatto parte del Tavolo di Accompagnamento membri dell’amministrazione e del consiglio comunale (il sindaco, un consigliere comunale di maggioranza, e i due capi gruppo di minoranza), tre membri del Comitato No Forno e tre membri della società civile. La guida informativa che è stata elaborata e condivisa all’unanimità dal gruppo di lavoro è stata poi consegnata a tutte le famiglie del Comune per consentire una presenza, agli incontri di partecipazione vera e propria, quanto più possibile consapevole.

Con questa base si è dato avvio alla vera e propria fase di partecipazione, secondo un calendario e una metodologia condivisa in modo unanime dal Tavolo di accompagnamento, che ha portato alla stesura da parte della cittadinanza di raccomandazioni poste all’attenzione dell’amministrazione, rispetto a possibili scenari futuri.

"In generale - queste le conclusioni del percorso guidato da Sociolab -  dal confronto è emersa la necessità di individuare una modalità di gestione che assicuri una soluzione strutturale e di lungo periodo volta a salvaguardare ambiente e salute, a tenere in considerazione l’impatto economico e quello sociale. Le raccomandazioni nello specifico ribadiscono la necessità, al momento della riorganizzazione del servizio, di prevedere un approfondimento a tutela di ambiente e salute, sia in termini di analisi e di studi ma anche di comunicazione e diffusione dei risultati alla popolazione. Si ritiene inoltre necessario prevedere ulteriori modalità di controllo e di monitoraggio ad integrazione di quanto già previsto dalle norme vigenti e valutare un concreto piano economico per una gestione del servizio esternalizzata. Nonostante nelle raccomandazioni si evidenzi come nessuna compensazione economica possa bilanciare l’esposizione ai rischi su salute e ambiente, se fosse valutata comunque la realizzazione di un impianto di cremazione, si precisa come l’utilizzo delle royalties dovrebbe essere stabilito in condivisione con la comunità. Inoltre si raccomanda all’Amministrazione di tenere conto del benessere sociale degli abitanti al momento della scelta del sistema di gestione e riorganizzazione del servizio".

Discussione, dunque, ancora aperta ed animata, sebbene le preoccupazioni sui rischi per la salute sembrino prevalere, sottolineate e ribadite in ogni occasione dal comitato No Forno. Con l'aggiunta di strascichi polemici, anche in occasione della consegna del report Sociolab.

“Rispetto alla stucchevole polemica che sta costruendo il Comitato No Forno sulla consegna di questo report - ha detto in proposito il sindaco Terreni - vorrei segnalare che il report è arrivato al protocollo del Comune venerdì e che prima di renderlo pubblico, per una semplice questione di rispetto istituzionale, ho ritenuto doveroso che fosse messo a disposizione quantomeno dei capigruppo consiliari. Ecco perché viene pubblicato solo oggi.”


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