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Lavoro lunedì 25 settembre 2023 ore 19:09

Terme di Casciana, si apre lo stato di agitazione

Lo hanno annunciato sindacati Uiltucs e Filcams Cgil. Il sindaco Terreni: "Condividiamo le preoccupazioni dei lavoratori"



CASCIANA TERME LARI — I sindacati Uiltucs Toscana e Filcams Cgil Pisa, le Rsu e il personale dei Bagni di Casciana hanno proclamato uno stato di agitazione. Una decisione, si legge in una nota trasmessa dai sindacati "In segno di protesta contro le ultime notizie pervenute durante l’incontro sindacale svoltosi due giorni fa".

Le organizzazioni sindacali, tramite le loro segreterie regionali, hanno chiesto un incontro urgente alla Regione con la richiesta di "disinnescare il rischio di fallimento del progetto iniziato" e "sbloccare il percorso di rilancio".

"Per tutto il 2023 - si legge nella nota delle organizzazioni sindacali- la situazione finanziaria dell’azienda aveva destato preoccupazione, nonostante da parte del nuovo amministratore e del sindaco fossero state messe in atto varie strategie volte, da un lato, a evitare conseguenze sulla continuità aziendale e, dall’altro, a garantire la prosecuzione del progetto di passaggio nelle mani dell’amministrazione comunale della proprietà dell’impresa di gestione, dopo la liquidazione di quella immobiliare sua controllante, di cui la Regione detiene il 75% delle quote societarie". 

"Quanto emerso dal recente confronto con l’azienda - proseguono Filcams e Uiltucs- pare essere l’ultimo di una serie di ostacoli posti sul percorso faticosamente costruito negli ultimi anni per il rilancio di uno stabilimento di importanza cruciale per il suo territorio. Le richieste della nuova liquidatrice, nominata a luglio dalla stessa Regione Toscana, rispetto al piano di rientro dal debito prodotto dalla precedente Direzione e accentuato dal periodo Covid rischia, infatti, di mettere in serio pericolo la continuità aziendale, ovvero di costringere l’attuale Amministratore a 'portare i libri in Tribunale'. Il tutto mentre la struttura ha ormai recuperato i risultati economici pre-pandemici, grazie soprattutto all’impegno e alla professionalità dei suoi addetti. Una vera doccia fredda per gli oltre 80 dipendenti e le loro famiglie".

Sulla vicenda è intervenuto con una nota anche il sindaco Mirko Terreni. “Abbiamo appreso dal comunicato dei sindacati che le lavoratrici e i lavoratori di Bagni di Casciana a margine dell’assemblea sindacale hanno votato all’unanimità l’apertura dello stato di agitazione preoccupati dallo stallo in cui versa l’iter per la liquidazione di Terme di Casciana – ha commentato il sindaco Mirko Terreni – Non possiamo che essere solidali con loro e condividere le loro preoccupazioni, come lo siamo sempre stati. Dal 2017 proponiamo alla Regione Toscana, socio di maggioranza delle Terme, un percorso di razionalizzazione e riorganizzazione aziendale teso al rilancio dell’azienda con lo scopo di far crescere l’economia del territorio e garantire i livelli occupazionali delle Terme. Un percorso che è stato approvato in ultimo anche dal Consiglio Regionale che lo ha recepito in una legge. Un percorso che tuttavia oggi è fermo e che va rilanciato con determinazione.”

“Nel garantire ai lavoratori delle Terme il massimo e quotidiano impegno, come ogni giorno negli ultimi dieci anni, al loro fianco per rilanciare questa azienda così strategica per il nostro territorio,- prosegue il sindaco Terreni - voglio in questa occasione rivolgere un appello pubblico al Presidente Giani, che ha sempre dimostrato attenzione ai bisogni di questo territorio, e particolare interesse per il termalismo, affinché possa dare un definitivo e deciso impulso per portare a termine il percorso tracciato anni fa insieme e consentire il rilancio delle nostre terme. Due azioni non sono più rinviabili: il rinnovo della convenzione sanitaria, con un orizzonte pluriennale e con un budget incrementato; la rapida conclusione del percorso di liquidazione con la razionalizzazione dei costi che ne deriverebbe a beneficio di Bagni di Casciana. Oggi è tempo di agire con rapidità e determinazione per dare risposte non rinviabili ai lavoratori, alle loro famiglie, e a un territorio intero.” 


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