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Attualità sabato 19 agosto 2023 ore 19:00

Colaninno, l'addio dei sindacati di ieri e di oggi

L'ingresso dello stabilimento Piaggio di Pontedera

Dal racconto della storica sindacalista Fiom Belinda Caglieri ai tempi più recenti: anche le organizzazioni dei lavoratori ricordano l'ex presidente



PONTEDERA — La morte del presidente Roberto Colaninno ha scosso anche le organizzazioni sindacali operative all'interno della Piaggio. E avendo ricoperto l'incarico per vent'anni, sono in molti gli esponenti dei sindacati che, al tavolo delle trattative, hanno avuto a che fare con l'imprenditore.

Tra questi, anche Belinda Caglieri, volto più che noto dell'azienda e che per 42 anni, tra il 1978 e il 2020, ha lavorato per la Piaggio e ha svolto il ruolo di sindacalista tra le file della Fiom. "Abbiamo mantenuto sempre rapporti intorno al tavolo sindacale - ha raccontato - sono una guerriera, molto passionale, e ho sempre lavorato a testa alta. Evidentemente, è stato riconosciuto anche da Colaninno stesso".

Perché proprio il presidente di Piaggio, nell'ultimo turno di lavoro di Caglieri, ha provveduto personalmente a salutarla. "Per me era un giorno carico di emozione, mi trema la voce ancora oggi se ci penso: sono entrata a 18 anni in azienda e sono uscita a 60 - ha detto - a un certo punto, sul mio cellulare, ho visto la chiamata di un numero anonimo. Stavo per non rispondere, ma poi mi sono decisa e si è presentato: pensavo fosse uno scherzo e, per questo, gli ho risposto che se lui era Colaninno, io ero Marilyn Monroe".

Invece, era tutto vero. "Mi sono subito scusata, era proprio lui che voleva salutarmi e ringraziarmi per i 42 anni di lavoro, mi ha fatto molto piacere - ha continuato - anche in un'altra occasione, durante una sua visita, lo chiamai a gran voce per la disperazione dei capi: lui però fu disponibile e si avvicinò, chiedendo se tutto andava per il meglio". 

"La notizia della sua morte mi ha fatto riavvolgere il nastro della memoria, mi dispiace - ha concluso - sul livello sindacale si può dire di tutto e quando c'era da protestare non mi sono certo tirata indietro, ma in quel contesto, quando arrivò nel 2003, come gruppo dirigente dei sindacati gli tendemmo la mano: era un periodo molto complicato e, credo, se non fosse arrivato sarebbe andata molto peggio".

Tornando all'oggi, invece, a esprimere la solidarietà alla famiglia e le condoglianze per la scomparsa dell'imprenditore sono anche la Uilm, la Cgil-Fiom e la Cisl, che si è unita al cordoglio.

"Apprendiamo con tristezza della scomparsa del presidente della Piaggio, Roberto Colaninno - hanno scritto Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Samuele Nacci, segretario della Uilm di Pisa - le sue capacità imprenditoriali e la sua passione per l’industria hanno salvato Piaggio nella fase più difficile della sua storia".

"Come Uilm esprimiamo la nostra gratitudine per quando il presidente Colaninno ha fatto per i lavoratori - hanno concluso - confidiamo che il suo operato possa sopravvivergli e che la sua famiglia sappia raccogliere la grande eredità che lascia".

Anche dalla Fiom arriva un ricordo dell'imprenditore. "Ha avuto il merito di aver rilanciato la Piaggio in una fase di difficoltà estrema: dopo la proprietà Agnelli, la situazione era catastrofica - ha detto Marco Comparini, ex segretario generale del sindacato dei metalmeccanici di Pisa - aveva una certa asprezza nei toni, soprattutto nei nostri confronti, forse dovuto anche alla nostra condotta sindacale. Ma credo gli debba essere riconosciuto il rispetto dei ruoli e delle parti: molte volte si rammaricava che non riusciva a concludere accordi che avessero anche la firma della Cgil".

"Mi sarei aspettato, talvolta, ci fosse stata una maggiore disponibilità a una sistema di relazioni sindacali rinnovato, ma purtroppo permane questa difficoltà anche in altre grandi aziende - ha concluso - comunque, però, il giudizio resta positivo, al di là delle sfaccettature. Il risultato ultimo è che l'azienda tuttora permane e, da parte nostra, speriamo ci sia un'ulteriore sviluppo".


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