Educazione all'emotività e alla sessualità, la mozione fa discutere

Discussione prolungata durante la seduta del Consiglio comunale: la maggioranza propone di avviare dei percorsi nelle scuole, la Lega dice no

PONTEDERA — Passa con i voti della maggioranza e del Gruppo Misto la mozione che chiede all'amministrazione comunale di avviare dei percorsi di educazione all'emotività, all'affettività e alla sessualità nelle scuole primarie e secondarie. Ma, per un'ora, è dibattito in sala consiliare.

Dal gruppo di maggioranza, infatti, arriva la mozione firmata da Floriano Della Bella, Marco Cecchi ed Emilio Montagnani. "La pandemia da Covid ha impattato soprattutto sui giovani, creando disagio psicologico e minando anche benessere e sviluppo della propria identità e sessualità - si legge - recenti studi hanno dimostrato che è in questo periodo che si gettano le basi per la strutturazione delle capacità psicofisiche dell'individuo".

"Per questo - prosegue mozione - è necessario coltivare la salute mentale e il benessere di bambini e adolescenti attraverso iniziative scolastiche per favorire il funzionamento emotivo, anche dei genitori. Chiediamo al sindaco e alla Giunta di promuovere percorsi di educazione all'emotività, all'affettività e alla sessualità nelle scuole primarie e secondarie".

"Siamo contrari - ha esordito Domenico Pandolfi, consigliere comunale e capogruppo della Lega - senz'altro, anche alla luce dell'omicidio inqualificabile di Giulia Cecchettin, la situazione impone una riflessione. Non so, però, se sia colpa dei mesi di lockdown, ma mi sembra di ricordare che, purtroppo, i femminicidi avvenissero anche prima del Covid. Alcuni, però, fanno meno scalpore: evidentemente non si ritiene che gli assassinii siano tutti uguali".

"Credo che si debba partire dalla scuola, in Parlamento si sta discutendo di questo per cambiare questa cultura - ha aggiunto - la mozione, però, parla anche di educazione alla sessualità, che apre le porte a quella che è la teoria gender. Si arriva a un attacco sistematico alla famiglia tradizionale: è stata persa l'occasione, ancora una volta, di fare una buona mozione".

Sul tema è intervenuto anche l'assessore alle Politiche educative e scolastiche, Francesco Mori. "Ho fatto fatica a seguire la tesi del consigliere Pandolfi - ha affermato - non credo sia un'occasione persa, ma l'inizio di una riflessione seria da parte di tutte le forze politiche. Alcuni percorsi già si fanno per superare stereotipi e pregiudizi, io lavoro a scuola da molti anni: basta non appellarci a posizioni ideologiche, dobbiamo dare un esempio".

"Sono d'accordo con l'assessore Mori - ha commentato la consigliera del Gruppo Misto, Fabiola Toncelli - non capisco a chi dovrebbe convenire il femminicidio e chi dovrebbe cavalcare il problema. Credo molto nel ruolo della scuola: tantissimi bambini oggi hanno un'attenzione esemplare verso l'ambiente. Doveroso, quindi, porre attenzione anche su questi temi".

"C'è bisogno di riflettere e approfondire questi temi - ha aggiunto il capogruppo di Presidio Civico, Alberto Andreoli - questa mozione meritava di essere discussa più a fondo per capire al meglio quali sono i programmi e i percorsi proposti".

Alla fine, il voto accoglie la mozione, che ottiene invece la contrarietà della Lega e l'astensione di Presidio Civico Pontedera.

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