Fiera di S. Luca e Festa del commercio, è polemica

PONTEDERA — Che la Festa dei commercianti fosse in bilico si era capito una settimana fa, quando dall'amministrazione comunale e da Confesercenti era stato spiegato come il Centro commerciale naturale di Pontedera, dopo le riunioni estive, doveva ancora limare dei dettagli organizzativi. E, per questo, i tempi si sono allungati.

Le proposte, ancora sulla carta, non hanno ancora dato i propri frutti. E c'è chi, in vista di un Settembre che, pare, scarno di appuntamenti, si è lasciato a qualche mormorio. Complice, anche, l'estate che, per molti, non è stata esaltante.

"È prematuro affermare, alla fine di Agosto, che la Festa del commercio non si farà: sarebbe invece opportuno un ulteriore passaggio con i commercianti e gli imprenditori per verificare se ci sono le condizioni - ha detto Mickey Condelli, presidente di Confcommercio Pontedera - sarebbe un vero peccato rinunciare a un appuntamento che negli anni ha costituito un'importante occasione di shopping e divertimento. Gli eventi sono necessari per dare nuovo slancio e impulso al nostro tessuto commerciale dopo un'estate che si è rivelata deludente rispetto al passato, sicuramente sotto le aspettative: non si sono visti quel movimento e quella vivacità che hanno caratterizzato le ultime estati".

"Prima di lanciarsi in precipitose dichiarazioni sarebbe necessario evitare fughe in avanti - ha ribadito il responsabile sindacale di Confcommercio Provincia di Pisa, Alessio Giovarruscio - ci saremmo aspettati una comunicazione dal vicesindaco Puccinelli, dal quale ci aspettiamo comunque un metodo di interlocuzione diverso con le associazioni di categoria".

Non sono mancate, poi, le risposte della politica. A cominciare da Matteo Bagnoli, sostenitore della Festa dei commercianti dopo un'estate, anche per lui, poco attrattiva per Pontedera. "Ai commercianti e alle associazioni di categoria che chiedono un confronto l’amministrazione risponde con gli ultimatum - ha detto - la mancanza di un metodo nell’amministrare sta producendo effetti negativi sul commercio cittadino e ha come unico risultato, ormai sotto gli occhi di tutti, il fallimento delle iniziative estive: il flop della Notte Granata, i tentennamenti sulla Festa del commercio e la cancellazione della Festa di San Luca certificano una mancata programmazione".

"Per la Notte Granata sono stati investiti circa 126mila euro con la scelta scellerata e univoca del cambio di nome, rendendola così meno attrattiva e collocandola in concomitanza con il Gioco del Ponte a Pisa e con la Festa di San Giovanni a Firenze - ha aggiunto il consigliere comunale - il Comune, adesso, scarica sui commercianti l’eventuale mancata organizzazione della Festa del commercio, invocando un progetto da sostenere".

Sulla Fiera di San Luca, invece, tradizionale esposizione collegata alla Fiera di Ottobre, sono Domenico Pandolfi e Michela Crespina della Lega ad accusare l'amministrazione. "Con noncuranza come se fosse cosa da niente, il Comune ipotizza che, oltre all'expo di San Luca per la fiera, probabilmente non faremo nemmeno la Festa del commercio - hanno commentato - che importa se saranno altri due duri colpi per le attività commerciali e l'immagine della città, buia per Natale e priva di iniziative: le attività commerciali basta spremerle con la Tari, il suolo pubblico e la tassa sulla pubblicità. Se non fosse per l'inventiva di qualche privato, la città avrebbe perso tutte le capacità di attrarre persone".

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