Politica

Critiche del centrodestra, interviene Tessitori

L'ex consigliere comunale, chiamato in causa, dice la sua: "Pindarico ragionamento di Ranfagni. A settembre inviai Pec con perché delle dimissioni"

Andrea Tessitori

Dopo le critiche alla nuova giunta arrivate dai consiglieri comunali del centrodestra Buggiani, Ranfagni e Sforza, l'ex consigliere di Bene Comune, Andrea Tessitori è intervenuto per fare chiarezza su quanto detto, anche rispetto alla sua figura.

"Mi trovo a dover rompere il silenzio autoimpostomi conseguente alle mie dimissioni dal Consiglio Comunale, del settembre 2018, in virtù della citazione della mia persona. Non entro ovviamente nel merito generale della polemica sollevata che occupa gran parte dell' articolo e che, chiaramente, non mi riguarda ma devo doverosamente redarguire i tre dall'utilizzare il mio nome a sproposito. Nel loro pindarico quanto complottistico ragionamento, tra l'altro, si accostano le mie dimissioni ad una ipotetica, cito testualmente, “solita zuppa” politica di cui storicamente non conosco sapore né ingredienti. Mi pare strano e furbescamente ignorante il comportamento dei tre, sopratutto di Ranfagni in qualità di consigliere uscente, che dovrebbero essere a conoscenza delle motivazioni delle mie dimissioni visto che a settembre 2018 inviai una copia via PEC a tutti i Capigruppo in carica".

"Al tempo il sottoscritto ed altre compagne/i, di Insieme per il Bene Comune, non condividemmo metodo e merito della linea del nostro gruppo riguardo una possibile, allora futura, intesa politico/elettorale con il Partito Democratico ed il centrosinistra per le elezioni amministrative calcinaiole di maggio 2019".

"Di conseguenza le mie dimissioni dal Consiglio Comunale di Calcinaia, dal Consiglio dell'Unione Valdera ed uscita definitiva da Insieme per il Bene Comune. Pertanto ritengo più proficuo e costruttivo che gli eletti a rappresentare i cittadini (maggioranza o minoranza che siano) dedichino più tempo ed energie al "bene comune" che a strampalate quanto improbabili teorie fantapolitiche".