Spettacoli

Prévert e Bob Dylan, raccontati da Daddi e Marconcini

I due maestri di teatro di Pontedera impegnati in un reading sulla poetica del francese e del cantautore folk che ha cambiato la musica

Da sinistra: Perla, Lupi, Marconcini e Daddi

La stagione teatrale di Capannolicominciata a Novembre con il cantante statunitense Dirk Hamilton, prosegue con due grandi maestri pontederesi del palcoscenico. Ovvero, Dario Marconcini e Giovanna Daddi.

Nel terzo spettacolo prodotto dalla Compagnia del Bosco con la coppia Marconcini-Daddi, si va alla ricerca del nesso tra parola e musica. Dopo un percorso passato dai poeti della beat generation, da Lorca e Pasolini, in questo reading i protagonisti saranno due giganti come il poeta francese Jacques Prévert e il cantautore Bob Dylan.

"Due momenti diversi per questi due poeti divisi da circa venti anni - ha spiegato Marconcini - Prévert scrive le sue poesie subito dopo la fine della guerra che ha insanguinato l’Europa: sente il bisogno di riprendere la vita di tutti i giorni, fatta di piccole cose. Venti anni dopo, comincia l’itinerario poetico di Dylan. In Occidente c’è la pace ,ma è una pace attraversata da guerre lontane, come quella in Vietnam, e da una generazione giovane che chiede dignità e rispetto".

"Bob Dylan dà voce all’inquietudine di questi giovani che, pur amando l’America nel profondo, rifiutano la politica dei suoi governanti, rinnegando la guerra e denunciando le contraddizioni - ha aggiunto - la scena folk, percepita finora come una minaccia per l’establishment, riacquista ora una luminosità e, liberandoci la mente, ci indica un mondo migliore e la strada per raggiungerlo. Noi cercheremo di restituire, almeno in parte, queste due visioni del mondo".

Insieme alle due voci narranti, sul palco ci sarà anche l'accompagnamento musicale con Andrea Lupi, alle chitarre e al basso, e Valerio Perla alle percussioni.