Attualità

"Il raccolto 2023 sia il primo con marchio Igp"

Da Coldiretti arriva un appello affinché la ciliegia di Lari venga riconosciuta anche dall'Unione europea come prodotto garantito di qualità

Le ciliegie di Lari

A fare il tifo per la ciliegia di Lari c'è anche Coldiretti. L'associazione di rappresentanza dell'agricoltura, infatti, ha diffuso un primo bilancio sul raccolto di ciliegie in Toscana, con particolare riferimento a quella larigiana e all'iter avviato per l'ottenimento del marchio Igp, che adesso dovrà passare da Bruxelles.

"Ci auguriamo di poter festeggiare questo traguardo già dalla prossima campagna di commercializzazione, anche se questi percorsi non sono mai facili, né rapidi - ha detto Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa nonché di Coldiretti Toscana - siamo ad un passo da un obiettivo molto importante. La denominazione certifica insieme all’origine la qualità del prodotto, ma il riconoscimento è sicuramente una spinta per i produttori, per la filiera e per tutto il territorio che entrerà a far parte di un paniere d’élite certificato della nostra agricoltura".

Dopo il crollo del raccolto dello scorso anno a causa delle improvvise gelate di Aprile, fanno sapere da Coldiretti, la produzione è tornata a essere abbondante. L’andamento climatico favorevole con un inverno mite e la primavera senza shock termici seguita dall’arrivo del caldo di questi giorni, infatti, ha favorito la maturazione. Nella sola Provincia di Pisa, si trovano 30 ettari coltivati a ciliegie, su 140 in Toscana.

Tra le varietà più richieste c’è sicuramente la ciliegia di Lari, protagonista anche della storica festa che si terrà il prossimo 28 e 29 Maggio e dal 2 al 5 Giugno, coltivata anche a Cevoli, Usigliano, Lavaiano, Perignano, San Ruffino di Lari e Boschi di Lari, la cui produzione è commercializzata in zona e in parte viene venduta nei mercati del resto della Toscana.