Attualità

Caso Grillaia e querele, il Comune spiega

Alcuni residenti sono stati querelati dal sindaco di Chianni:"Affermazioni diffamatorie, querelato autore del post e chi ha messo like"

E' di ieri la notizia che sei cittadini hanno ricevuto una querela da parte del sindaco di Chianni Tarrini per diffamazione. La vicenda si riferisce a quanto pubblicato sul social network facebook in relazione al caso Grillaia, la discarica che sta per riaprire, per il completamento della sua messa in sicurezza, col conferimento di amianto.

Oggi il Comune ha voluto fare chiarezza e spiegare quanto avvenuto:

"Successivamente a gravi affermazioni diffamatorie scritte da un cittadino non residente nel nostro Comune, nei confronti del Sindaco Tarrini (apparse su Facebook in commento ad un post pubblicato su profilo di altro soggetto)", spiega il Comune, "E' stata presentata querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti dell’autore del post e di coloro che, condividendo quanto affermato sul post, hanno messo il like.

La querela presentata, è indirizzata anche al titolare della pagina che, anziché togliere il post prendendo le distanze dal grave contenuto, lo ha mantenuto visibile per oltre venti giorni. Ovviamente è stato tolto immediatamente dopo aver ricevuto la querela."

"Questa - aggiunge il Comune - è la motivazione che ha condotto alla presentazione della querela da parte del Sindaco verso gli interessati: le affermazioni, oltre che essere palesemente false, hanno un contenuto particolarmente lesivo della reputazione del Sindaco da rendere inevitabile la querela.

Allo stesso modo questa Amministrazione si ritiene parte offesa e, condividendo tutte le azioni fatte dal Sindaco, intraprenderà le azioni necessarie a tutela del lavoro svolto con onore in questi sette anni di mandato e sicuramente in quelli futuri.

Dunque non corrisponde in alcun modo al vero, come affermato unilateralmente ed arbitrariamente in un comunicato stampa da alcuni dei querelati, che la querela fosse stata indirizzata verso chi manifesta contro l’esecuzione del progetto di messa in sicurezza e chiusura della Grillaia omettendo gravemente le vere motivazioni per altro ben conosciute dagli stessi.

L’onestà, l’onorabilità e la reputazione sono valori imprescindibili di ogni persona e non si può in alcun modo definire inappropriato il comportamento di chi cerca di difendere la sua persona contro violazioni ingiuste. Soprattutto se la persona lesa fa parte dell’Amministrazione che si batte da sempre per la soluzione di una questione ereditata e gravemente compromessa da oltre 23 anni."

"Triste poi - conclude il Comune - vedere che chi si rivolge al Sindaco privatamente, ammettendo l’errore, rinnovando stima nei suoi confronti nel tentativo di porgere le scuse per quanto accaduto, un attimo dopo abbia il coraggio di partecipare al comunicato stampa cercando di far passare inappropriata la querela spostando l’attenzione su altro.

Pur ribadendo che il diritto di manifestare dissenso è sacrosanto, la domanda sorge spontanea: ma a certe persone sta più a cuore il problema Grillaia o la diffamazione verso questa Amministrazione? Ai posteri l’ardua sentenza”.