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"Grillaia, l'amianto dev'essere smaltito"

Il tema del conferimento dell'amianto nella discarica viene rilanciato dal Sindacato generale di base: "Si pensi a impianto di inertizzazione"

La discarica della Grillaia

Fa nuovamente sentire la propria voce il Sindacato generale di base, che dopo il ricorso bocciato al Tar, torna a parlare della discarica della Grillaia.

"Fra non molto potrebbe cominciare ad arrivare l'amianto: 270mila metri cubi potrebbero essere conferiti alla Grillaia con un via vai di grossi camion, che saranno tra l'altro un vero disastro per la già precaria viabilità della zona - hanno scritto dal sindacato - teniamo a ribadire che parlare e fare progetti per la messa in sicurezza della Grillaia con l'amianto è una pazzia. Nei 24 anni passati dalla chiusura della discarica, la proprietà se n'è disinteressata, ignorando anche le segnalazioni sulle criticità fatte da Arpat".

"Il tardivo interesse della proprietà della Grillaia alla sua messa in sicurezza mette in mostra tutti i suoi limiti: si capisce che è solo una foglia di fico per poter conferire 270mila metri cubi di amianto in un territorio vocato all'agricoltura e al turismo - hanno aggiunto - come Sindacato generale di base rilanciamo ancora la nostra proposta di smaltimento dell'amianto, alternativa al suo sotterramento".

"La costruzione in Toscana di un impianto di inertizzazione dell'amianto sarebbe davvero un modo serio di spendere i soldi pubblici - hanno concluso - oltre a neutralizzare la pericolosità dell'amianto per sempre, lo renderebbe utilizzabile in altre produzioni, creando anche posti di lavoro per i nostri disoccupati".