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"Grillaia? Meglio un impianto di inertizzazione"

Il sindacato generale di base ha proposto di investire in un nuovo impianto invece che riaprire la discarica chiannerina, chiusa dal 1998

Discarica Grillaia

Il futuro della discarica della Grillaia è ancora incerto, da una parte la delibera della giunta regionale che autorizza il conferimento di altri 270mila metri cubi di rifiuti contenenti anche amianto, dall'altra la trattativa tra Nuova Società Ambiente, Regione Toscana e Comune per rendere pubblico il sito. La discarica di Chianni è chiusa dal 1998.

Su questa situazione è intervenuto il sindacato di base di Pontedera che ha proposto la realizzazione di un impianto di inertizzazione, al posto della riapertura della discarica di Chianni. L’inertizzazione dei rifiuti è un processo che consiste nell'inglobamento di sostanze inquinanti (come l'amianto) in una matrice inerte, tramite un processo chimico e/o fisico. L'obiettivo di questi impianti è diminuire il potenziale inquinante e la pericolosità dei rifiuti.

Il sindacato generale di base ha proposto che l'amianto sia smaltito diversamente, rispetto al conferimento a Chianni: "Non riusciamo a capire perché non utilizzare il pubblico denaro dei cittadini per costruire un impianto di inertizzazione come esistono in paesi a noi vicini". 

Il sindacato ha anche proposto a "tutti coloro che hanno a cuore la difesa della salute di incontrarci per organizzare un grande presidio davanti alla discarica"