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"La Grillaia deve diventare un parco"

Fra chi ha protestato stamani davanti al Comune, Ilio Dainelli ha ribadito il no alla riapertura della discarica annunciando uno sciopero della fame

Presidio sotto il Municipio

"E' stata chiusa in maniera tale, secondo noi, da poterla riaprire. Tanto è vero che ogni anno da oltre vent'anni hanno tentato di riaprirla". E' drastico Ilio Dainelli che già una volta era entrato in sciopero della fame contro la discarica della Grillaia e che ora, di fronte alla notizia della riapertura, annuncia un altro sciopero della fame.

Mentre nel palazzo comunale era in corso una conferenza stampa sui programmi per la Grillaia da parte di Vergero, nuovo socio di maggioranza in Nuova Servizi Ambiente, nella piazzetta in salita di Chianni c'erano poliziotti e carabinieri a mantenere l'ordine pubblico vista la presenza di una ventina di protestatari. Ma non ci sono stati incidenti e per tutti ha parlato, appunto, Ilio Dainelli.

La protesta contro la riapertura della discarica della Grillaia

"Nata per una capienza di 350mila metri cubi - ha spiegato e denunciato Dainelli - è arrivata a un milione e mezzo e più di capienza. Ma noi vogliamo che la discarica sia definitivamente chiusa senza l'apporto di altri rifiuti. Non vogliamo prodotti tossici, la discarica deve diventare un luogo ameno, senza amianto né altro di negativo. E faremo di tutto per ostacolare chi vuol riaprire la Grillaia".

Presidio di protesta anche a Terricciola, presente il sindaco Mirko Bini. Lo slogan: "Sì alle colline del vino, no alle colline d'amianto".

Il presidio di Terricciola

"A seguito della Conferenza Stampa di stamani in cui abbiamo appreso del cambio di proprietà del sito La Grillaia, l’Amministrazione Comunale di Terricciola è stata invitata ad un incontro fissato per Giovedì prossimo - ha fatto sapere Bini in serata - . Abbiamo accettato di andare, andremo Io, Enzo Deri, Gimmi Barone e Matteo Arcenni. Andremo e dirò ciò che abbiamo sempre detto: ”Se il progetto prevede 8 anni di conferimenti di rifiuti è una sostanziale riapertura, eravamo e siamo contrari a quel progetto che riteniamo dannoso per l’immagine e l’economia del territorio e ci opporremo con le forme democratiche che ci sono consentite. Non è un problema di chi lo fa, ma di cosa fa!", queste le parole che pronuncerò Giovedì. In tutto questo speriamo nel Tar e come Amministrazione Comunale porteremo in Giunta l’adesione al ricorso fatto dai Cittadini!"