Attualità

"Sindaci, avete un'alternativa per la discarica?"

Dopo il botta e risposta tra Tarrini e Barbafieri-Bini, il sindaco risponde ancora una volta ai due colleghi. Per il momento, restano le divergenze

La discarica della Grillaia (foto di repertorio)

"Avete una proposta alternativa e meno impattante? Fatela conoscere e portatela avanti. Sono due mesi che aspettiamo: il vostro successo avrà tutto il nostro compiacimento". Comincia così la risposta del sindaco di Chianni, Giacomo Tarrini, che dopo le polemiche di ieri tra i tre Comuni, torna sull'argomento Grillaia rivolgendosi direttamente ad Alessio Barbafieri e Mirko Bini, sindaci di Lajatico e Terricciola.

"Quello che abbiamo chiesto alla Regione e ai Sindaci dei Comuni limitrofi era condividere con noi un documento per evitare ogni tipo di ampliamento e per consentire a un professionista in campo ambientale di interfacciarsi con Arpat e proprietà, come garanzia di sicurezza e tranquillità per tutti i cittadini - ha continuato - questa amministrazione non ha mai tergiversato e ha sempre avuto una posizione chiara da oltre sette anni, nel corso dei quali ha sempre valutato oggettivamente la realtà, coinvolgendo e informando in ogni occasione la cittadinanza: i due sindaci lo dovrebbero sapere bene".

"Ci è stato chiesto da che parte stiamo. In conferenza dei servizi, al progetto eternit abbiamo ufficialmente manifestato la nostra contrarietà: voi avete fatto lo stesso? - ha domandato - essendo poi competenza della Regione, la Giunta ha approvato il progetto nonostante la nostra contrarietà. Evidentemente, non c’era alternativa. Chi oggi propone altre soluzioni si sta occupando del caso da molti anni e propone solo adesso opzioni migliorative. Questo porta a domandarci: perché non si è fatto prima? Intanto, però, non è dato conoscere questa alternativa".

Tarrini, infine, ribadisce ancora una volta che Chianni, nel futuro, seguirà la propria strada. "L’unica cosa per la quale dobbiamo batterci è scongiurare futuri ampliamenti e chiudere la partita per una data precisa - ha detto - ed essere parte attiva nei controlli interni dei processi di conferimento". E, nel comunicato, riporta anche un virgolettato contenuto nella Pec inviata alla Regione (“Come avrà modo di leggere nel testo che Le inviamo, riteniamo questo documento valido qualunque sia il tipo di rifiuto conferito e il progetto realizzato”), rimasta senza risposta. "Una frase - ha concluso - che racchiude la nostra posizione e la nostra priorità"