Attualità

Volantino omofobo, le reazioni della politica

Dal Partito Democratico a Fratelli d'Italia, passando dal Movimento 5 Stelle ai sindacati: condanne unanimi contro il volantino shock

Lajatico

Sdegno, sconcerto, condanna. Sul volantino omofobo che è stato distribuito a Lajatico e, sui social, nel gruppo Facebook del paese, c'è stata la presa di posizione unanime da parte del mondo della politica e non.

Oltre al Partito Democratico, che sostiene il sindaco Alessio Barbafieri e che si è espresso a livello regionale, con il presidente del Consiglio regionale Mazzeo e con l'assessora Nardini, ma anche locale, con i sindaci della Valdera, anche Fratelli d'Italia ha condannato l'episodio ed espresso solidarietà al primo cittadino.

Non è mancato, subito dopo l'insediamento come nuovo segretario regionale del Pd, anche Emiliano Fossi. "Quando ci dicono che una legge come il Ddl Zan non serve, noi dobbiamo rispondere mostrando esempi vergognosi come questo, in cui le persone vengono attaccate sulla base dell'orientamento sessuale - ha commentato - così come si ripropone il tema dello scioglimento di associazioni neofasciste come questa. Serve subito una condanna unanime, da sinistra a destra: nessun silenzio può essere accettato".

E ancora, i consiglieri regionali del Pd, Vincenzo Ceccarelli e Iacopo Melio. "Quanto accaduto a Lajatico è inaccettabile, travalica ogni limite del confronto politico e afferma ancora una volta la matrice antidemocratica di Forza Nuova - hanno detto - condividendo la battaglia di movimenti e sindacati che da anni chiedono lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste, esprimiamo la più ferma condanna e la solidarietà al sindaco Barbafieri. Condanna e solidarietà che auspichiamo siano condivise da tutte le forze politiche in Consiglio regionale attraverso il voto a una mozione che presenteremo".

Così Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale e Iacopo Melio, consigliere regionale Pd sulla diffusione da parte di Forza Nuova di un volantino omofobo rivolto al sindaco di Lajatico (Pisa).

Dello stesso tenore il Movimento 5 Stelle, che si è espresso con la presidente del gruppo in Consiglio regionale, Irene Galletti. "Lajatico è una comunità aperta e accogliente, come lo è l’intera Toscana - ha detto - non c'è spazio per l'omofobia, il razzismo o qualsiasi altra forma di discriminazione. Esprimo pertanto la mia solidarietà ad Alessio Barbafieri e all’intera comunità, danneggiata da questa scomposta e becera propaganda di bassa lega".

Anche il circolo Valdera e Valdicecina di Sinistra Italiana ha fermamente condannato l'accaduto. "Un vergognoso e inaccettabile attacco subito, in pieno stile fascista, da parte di Forza Nuova - hanno scritto - tutta la politica deve assumersi la responsabilità di sciogliere questa organizzazione in modo immediato. L’ antifascismo deve essere faro guida". Annuncia un'interrogazione parlamentare, invece, il leader Nicola Fratoianni. "Ancora una volta si conferma la necessità di sciogliere queste organizzazioni neofasciste che ancora agiscono indisturbate - ha detto - mi auguro che le forze dell’ordine abbiano attivato tutti gli strumenti necessari per individuare i responsabili".

"Frasi che sono il segno di come rigurgiti che non temiamo di chiamare con il loro nome, fascisti, stanno prendendo sempre più piede anche all'interno del nostro territorio - hanno commentato da coordinamento Valdera di Rifondazione Comunista - a queste provocazioni bisogna opporsi in maniera netta, perché episodi di violenza, sempre più non solo verbale, fatte da organizzazioni neofasciste, non ultimo il pestaggio degli studenti del liceo Michelangelo di Firenze, sono intollerabili".

Infine, dopo la presa di posizione della Cgil pisana, anche Cisl e Uil, insieme allo stesso sindacato, si sono espresse in merito. "Un gesto vigliacco e privo di qualsiasi pensiero sociale e umano - hanno scritto in una nota - esprimiamo la nostra solidarietà all'amministrazione e alla comunità di Lajatico".