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Littman, "Peccioli modello di rigenerazione"

Il saggista statunitense è curatore della mostra che porta il borgo a Manhattan: "A Peccioli l'arte contemporanea ha lasciato un'eredità"

Brett Littman

Il conto alla rovescia per la mostra "Trash to Beauty", dal rifiuto alla bellezza, che porterà fisicamente Peccioli a New York e, per la precisione, all'Istituto italiano di cultura a Manhattan, è cominciato. 

La data da cerchiare in rosso è quella del 19 Febbraio, quando l'esposizione sarà inaugurata e il borgo prenderà finalmente casa nel cuore della Grande Mela. Grazie, anche, al lavoro di uno dei più noti e prolifici critici d'arte a livello internazionale: Brett Littman.

Con almeno 150 mostre supervisionate e più di 30 curate direttamente in poco più di 15 anni, Littman ha trascorso un periodo di studio e analisi proprio a Peccioli. Qui ha osservato, intervistato e ripercorso la storia dell’intero Sistema Peccioli negli ultimi tre decenni ed è da lì che è nato il percorso che, sulla facciata dell’Istituto Italiano di Cultura e in due sale riservate darà vita all’esposizione. 

"In tutto il mondo ci sono molte città che hanno adottato o utilizzato arte contemporanea, architettura o creatività per generare turismo e rigenerare le economie di luoghi apparentemente morenti - ha spiegato - in molti casi, però, questi progetti sono come astronavi aliene che atterrano e poi decollano di nuovo, lasciando un impatto limitato. La storia di come la cultura contemporanea sia arrivata a Peccioli e l'impatto che ha avuto segue un modello radicalmente diverso, che dà priorità alla qualità della vita, all'ecologia, allo sviluppo economico e all'energia sociale".

Partendo da questo assunto Littman ha pensato agli spazi espositivi unendo vari elementi che vanno dagli eventi culturali alle infrastrutture civiche passando per le energie sociali, gli aspetti ambientali e tutti gli elementi che compongono il mosaico del Sistema Peccioli. Un viaggio, raccontato anche al pubblico americano, che decollerà appunto il 19 Febbraio con il taglio del nastro dell’esposizione, alla presenza di una rappresentanza di cittadini pecciolesi.