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Keu, l'attenzione in Valdera resta massima

Per arrivare alla rimozione dei terreni contaminati il Comune pecciolese si è affidato a un legale. Mentre a Pontedera nasce "Valdera no keu"

Tra i terreni risultati contaminati a seguito dell'inchiesta "keu" della Dda di Firenze, com'è noto, ce ne sono tre anche in Valdera: all'interno di un maneggio nel territorio di Peccioli, al Green Park a Pontedera e in via Gioielli a Ceppaiano, nel Comune di Crespina Lorenzana. Con l'aggiunta dell'impianto della ditta Lerose, in viale America a Pontedera, da dove tutto è partito: è qui che il keu sarebbe stato "arricchito" con metalli pesanti e solfati risultanti dalla depurazione, in Aquarno a Santa Croce, dei fanghi conciari.

Per quanto riguarda Peccioli, nonostante si tratti di un'area privata, il Comune si sta interessando direttamente per arrivare quanto prima alla rimozione dei terreni contaminati e alla completa bonifica. E' di questi giorni il ricorso dell'amministrazione comunale ad un legale esterno, l'avvocato Nicola Luigi Giorgi, quale consulente "nell'ambito del procedimento amministrativo per la rimozione o confinamento di materiali individuati come potenziale sorgente di contaminazione".

Al Green Park e a Ceppaiano, invece, già è stato avviato il percorso di rimozione del keu contaminato, come riferito dall'assessora regionale Monia Monni a inizio estate. Ma la situazione preoccupa, tanto che sta per nascere un comitato "Valdera no keu".

A farsi promotori di questo comitato sono il Prc, attraverso il Circolo “Karl Marx” di Pontedera, e Potere al Popolo Valdera, che chiedono anche "chiarezza da parte delle amministrazioni locali sull’inchiesta keu, fortemente preoccupati dalle notizie che si susseguono e dalla mancanza di risposte ottenute nonostante l’istanza fatta al sindaco del Comune di Pontedera". L'annuncio di un'assemblea permanente volta alla costituzione del comitato "Valdera no keu" è arrivato ieri da Sergio Capecchi (Prc) e Luciano Negri (Pap), per l'occasione davanti al Green Park.

Mentre Fratelli d'Italia di Pontedera ha effettuato un sopralluogo presso l'impianto Lerose a Gello, ravvisando il rischio inquinamento per le falde acquifere. "Nel piazzale della società Lerose - hanno fatto sapere da Fdi Matteo Bagnoli, Matteo Arcenni ed Emanuele Parravicini - ancora oggi ci sono in un totale stato di abbandono enormi cumuli di materiale inerte che potrebbe contenere percentuali di Keu. Il pericolo è che con le prime piogge autunnali e con il vento questo materiale possa spargersi nei terreni circostanti, possa defluire fino a raggiungere le falde acquifere o comunque possa essere trasportato nei corsi d’acqua circostanti"