Valdera 2025

"La Regione appoggia candidatura di Valdera 2025?"

Prima l’ufficialità del Ministero, poi l’idea di San Miniato per il 2026. Macelloni non ci sta: "L’unica proposta seria e concreta è la nostra"

Il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni

"Uno alla volta, per carità". Cita il Barbiere di Siviglia il sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni. Il riferimento? All’idea lanciata dal presidente Eugenio Giani sulla possibile candidatura di San Miniato a Capitale italiana della Cultura per il 2026.

Del resto, come annunciato qualche giorno fa, per il 2025 c’è già il progetto di Peccioli come capofila della Valdera per cercare di ottenere il titolo dal Ministero per una Capitale della cultura diffusa su tutto il territorio.

"Il lavoro per consegnare il dossier è già iniziato, seguendo le indicazioni e le scadenze per il bando rivolto al 2025 - ha spiegato Macelloni - in questi giorni, lanciata dal presidente della Regione Giani, si è iniziato a parlare di San Miniato come possibile candidata per il 2026. A questa è seguita un’intervista del sindaco Giglioli, che rilancia a sua volta questa candidatura. A questo punto mi sorge una domanda: siamo una Regione seria o siamo su Scherzi a Parte?".

"Iniziare a parlare di una corsa nel 2026 per San Miniato rende quella che la Valdera ha intrapreso per il 2025 poco più che una bischerata - ha detto - la realtà è che, allo stato attuale, non ci sono bandi e non c’è nulla di concreto per il 2026. Inoltre, non c’è alcuna certezza su cosa il prossimo Governo e il prossimo ministro della Cultura decideranno sulle modalità di accesso alle future candidature. Il futuro della Capitale della Cultura 2026 è in mano a un Governo e a un Ministero che ancora non ci sono".

"L’unica vera e seria candidatura è quella di Valdera 2025 - ha puntualizzato - sarebbe importante che la Regione ci appoggiasse e invito tutti i colleghi a fare una riflessione seria. Pensate a quanto sarebbe stato assurdo se, nella corsa di Volterra a Capitale della Cultura 2022, invece di sostenerne la candidatura come sindaci, avessimo ufficializzato un nostro progetto per il 2023. Il tutto con la complicità della Regione Toscana".

"Dobbiamo concentrarci su questo obiettivo, per non indebolirlo in una fase così importante di un percorso culturale che non ha eguali nel passato della Valdera - ha concluso - non si capisce se la Regione appoggi senza riserve la nostra candidatura o se ne aspetti un’altra che le piace di più. Aumentando la confusione che rende debole la credibilità della nostra proposta. Suggerirei alla Regione l’andante del Barbiere di Siviglia: uno alla volta, per carità".