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Tappa nel borgo dell'Istituto di Cultura negli Usa

Il direttore Fabio Finotti visita Peccioli per rinsaldare ancora una volta il legame con New York. Macelloni: "Vogliamo raccontarci all'America"

Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia, con Macelloni e Finotti

La strada tra Stati Uniti e Peccioli si fa sempre più breve. Dopo la visita della delegazione del New York Institute of Technology, il borgo ha accolto il direttore dell'Istituto italiano di Cultura di New York, Fabio Finotti. Un legame, sul filo della cultura, che vuole provare ad aprire un canale internazionale per Peccioli.

Gli Istituti italiani di Cultura all'estero sono, a tutti gli effetti, organi periferici del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. In tutto il mondo ne esistono più di 80, e quello di New York è stato istituito ufficialmente nel 1961. Tra i dirigenti più illustri ci sono stati Furio Colombo, Gioacchino Lanza Tomasi, Claudio Angelini e Renato Miracco.

"Il direttore dell'Istituto di New York, Fabio Finotti, ha visitato Peccioli, il Comune della Toscana che ha avviato una sperimentazione unica ed esemplare grazie alla visionaria lungimiranza del sindaco Renzo Macelloni - si legge in una nota dell'Istituto - la discarica del Comune è diventata museo e luogo di eventi a cielo aperto. I visitatori sono stati l'anno scorso più di quelli che si sono fermati ad ammirare l'affresco rinascimentale di Benozzo Gozzoli, tanto che per accedere bisogna prenotare la visita".

"Porteremo quest'esperienza a New York - ha detto Finotti - questo perché Peccioli è l'esempio perfetto della creatività italiana e della sua capacità di valorizzare materie povere, trasformando quasi alchemicamente il piombo in oro. A Settembre ci saranno importanti aggiornamenti".

"Poco più di 20 anni fa fui invitato proprio all'Istituto di Cultura di New York per presentare un progetto di sviluppo sostenibile che riguardava la Valdera e quello che l'allora direttore dell'Istituto definiva il federalismo comunale - ha concluso il sindaco Macelloni - nel Giugno 2001, però, il progetto Peccioli era in una sua fase embrionale, anche difficile da comunicare in tutte le sue forme. Ora, invece, siamo nel momento giusto, abbiamo cose da raccontare e provare a far capire all'America".