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Bardini, un pontederese coi rossoblù dei Mobilieri

Il giovane centrocampista, originario di Pontedera doc e a lungo granata, abbraccia la nuova società ponsacchina, in continuità col periodo cascinese

Lorenzo Bardini

Nel calcio il confine tra possibile e impossibile è labile. E può succedere anche che il calciomercato realizzi scenari impensabili ai più. Come, per esempio, vedere Lorenzo Bardini alla Mobilieri Ponsacco.

Razionalmente, l'arrivo del centrocampista alla corte della nuova società rossoblù non è così strano. Del resto, la Mobilieri è erede del titolo sportivo del Cascina, dove Bardini da Dicembre dello scorso anno è approdato in prestito proprio dal Pontedera, mettendo a segno due gol in 20 presenze.

Un prosieguo, dunque, se lo si vede da questo punto di vista. Dall'altro, è chiaro che per i tifosi e per chi vive il calcio in modo emozionale, vedere il talentino ormai ex granata e pontederese doc vestire rossoblù non è poi così scontato. Anzi.

La rivalità tra le città, Pontedera e Ponsacco, è storica. E la stessa Mobilieri ci ha scherzato su. "Togliamoci subito il dente - hanno scritto dalla società - è di Pontedera. Nella squadra di casa ha giocato per 9 anni, conquistandosi l'esordio in Serie C e l'inserimento nell'organico della prima squadra". Anche per questo, insieme ad Andrea Caponi, Bardini si era conquistato il primo posto nel telone celebrativo di Palazzo Leoncini, come simbolo granata.

E come tra Inter e Milan ci sono stati scambi e passaggi di maglia inattesi, anche tra Pontedera e Mobilieri Ponsacco può accadere di imboccare la Sarzanese Valdera e trovarsi dall'altra parte. Come accaduto, del resto, anche a Manuel Caponi, altro granata amato dai tifosi che, per la prossima stagione, sarà sulla panchina dell'altra squadra ponsacchina, l'Fc Ponsacco.

Certo è che per chi non ha mai mollato con la maglia della propria città, difficilmente i tifosi, anche se increduli, recrimineranno qualcosa. Ed è questo il caso, appunto, di Caponi e Bardini.