Politica

"E se avessero incendiato la sua auto?"

Controreplica dell'Unione comunale del Pd alle giustificazioni fornite da Mirko Melai circa un suo commento social sull'incendio di un'auto

L'auto di un cittadino ponsacchino è andata a fuoco a seguito, presumibilmente, di un'azione dolosa (Auto in fiamme nella notte); Mirko Melai - collaboratore dell'eurodeputata leghista Susanna Ceccardi - ha commento l'episodio sui social e il suo commento è stato duramente criticato dal Partito democratico ("Questo modo di fare politica non è accettabile"); Melai ha replicato attaccando il Pd (Auto incendiata "Sono accuse infondate"); ora il Pd controreplica:

"Il Melai chiarisce: i suoi commenti non erano allusioni di tipo malavitoso ma era solo goliardia. Volendogli credere non è che la sua posizione migliori poi tanto. Un ponsacchino è vittima di un incendio doloso e il nostro leghista non si preoccupa di condannare l'episodio accaduto, ma bensì di rilasciare commenti divertenti su cui innescare altre battute spiritose. La domanda però sorge spontanea: se avessero incendiato la sua di macchina, avrebbe apprezzato tanto umorismo su gruppo social di oltre 4000 persone?

Da chi lavora nello staff di una parlamentare europea ci dovremmo aspettare misura e serietà, e invece Melai tratta l'episodio riconducendolo al pari di una scena di un film, dimenticando che ciò che è successo non è finzione ma realtà. Signor Melai, se non ha scritto nulla di strano perché ha sentito il bisogno di cercare la vittima per chiedergli scusa? Per una volta faccia la persona seria ed ammetta pubblicamente di avere sbagliato. Non è colpa del PD se lei è un maleducato che irride alle disgrazie altrui. Chi è colpa del suo mal pianga se stesso".