Attualità

In centro le saracinesche diventano dei quadri

Sei opere di spray art sulle saracinesche abbassate: l'innovazione artistica di Bartalini nel cuore di Ponsacco continua sulle orme dell'orso

La presentazione delle opere di Teddy Art

Prosegue il percorso di innovazione artistica avviato a Gennaio dello scorso anno e diretto dall'architetto Alberto Bartalini. Dopo l'Orso dei sogni di Marco Lombardi, il nuovo look di Palazzo Valli e "Il gatto" nell'arco di Grazia Salvini, stavolta tocca a Teddy Art Proteggiamo l'Orso.

Si tratta di un restyling cominciato nei mesi scorsi, con i paralumi gialli e neri e le piante ai lati delle attività commerciali. Il nuovo progetto riguarda le saracinesche chiuse, che diventano pagine bianche per nuovi messaggi artistici.

"Un progetto che stiamo portando avanti da tempo con un lavoro di squadra che ha visto la collaborazione attiva di molti artisti locali - ha spiegato la sindaca Francesca Brogi - a loro va il mio primo ringraziamento per aver messo la loro creatività e professionalità a disposizione della comunità ponsacchina. Siamo convinti che vivere in una città bella, dove ogni angolo regala una piccola grande opera artistica, possa contribuire allo sviluppo della sua economia".

Per il momento, sono 6 le opere d'arte comparse sulle saracinesche: "Circus", dell’artista Skim, "Il CacciatOrso" di Freddy Pills, "Tagga l’orso" di Daniele Mariti, "RispettOrso" di Fabio Leonardi, "Winnie the Po(oh)nsacco" di Muz e "Un meritato riposino al chiar di luna" di Forma.

"Questo progetto va a inserirsi in un processo di riqualificazione estetica e decoro urbano, promosso e perseguito negli ultimi anni dal Comune di Ponsacco con l’obiettivo di trasformare gli spazi urbani in luoghi di bellezza - ha detto l’architetto Bartalini - gli artisti che hanno partecipato si sono ispirati al tema dell’orso, simbolo ponsacchino per eccellenza".

"Ho coinvolto in questo progetto 6 giovani artisti toscani; giovani sia per anagrafe, sia per vivacità espressiva, che si esprimono quasi tutti - attraverso la spray art - ha concluso il curatore Filippo Lotti - una freschezza di immagini capace di impreziosire artisticamente questa cittadina con un'icona, l'orso, ormai divenuta celebre dal noto accadimento storico, fino a rilevare un aspetto umano riacutizzato da fatti di cronaca recente".