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Al Palp la storia di Pinocchio si fa arte

Dai quadri alle sculture, fino alla sala dedicata ai racconti dei bambini: a 200 anni dalla nascita di Collodi, il burattino arriva anche al Palp

Alunni e alunne delle elementari con il curatore Lotti al murales di Skim

Il burattino conosciuto in tutto il mondo, per Natale, si ferma a Pontedera. È stata inaugurata la mostra "Pinocchio e i Carabinieri", esposizione del Palp allestita grazie alla Fondazione per la Cultura Pontedera e alla Fondazione Fabbrica Europa e che s'inserisce nell'ambito del Natale in Opera. Un'ottantina di opere, con alcune sculture, un Pinocchio gigante e una stanza dove i bambini e le bambine, con dei gessetti, potranno raccontare la loro versione della storia del burattino di Carlo Collodi.

Proprio come per le prime installazioni delle opere del maestro Giuliano Tomaino, infatti, protagonisti continuano a essere i più piccoli. "La mostra è soprattutto rivolta a loro - ha detto Francesco Mori, assessore alla Cultura - Pinocchio è una figura importante della nostra letteratura: spesso lo raccontiamo come una favoletta, ma è un pezzo di storia italiana e della nostra lingua. Questa mostra arriva anche a ridosso del bicentenario della nascita di Carlo Lorenzini, vero nome di Collodi. Lo stesso autore ha scritto anche Un romanzo a vapore, che percorre idealmente i luoghi toccati dalla strada ferrata Leopolda, tra cui Pontedera, descritta come una città operosa che ha bisogno di cultura".

"L'idea è nata prima del Covid, quando pensammo a un'esposizione dedicata proprio a Pinocchio e ai Carabinieri, che ricorrono nel testo di Collodi - ha affermato Filippo Lotti, curatore della mostra - insieme alle opere e al Pinocchio di Marcello Scarselli, ci sono anche un murales realizzato appositamente per l'iniziativa da Skim e una sala dove i bambini, con un gessetto, potranno raccontare la loro storia".

Si tratta del terzo allestimento dedicato al burattino: il primo è quello del Pinocchio alto più di 7 metri di Scarselli, collocato in piazza Curtatone, mentre il secondo è la mostra esposta nell'atrio dell'ospedale "Lotti".

"Da quando la Fata Turchina gli ha donato le gambe, Pinocchio è scappato e non si è mai fermato - ha detto Pier Francesco Bernacchi, presidente della Fondazione nazionale Collodi - l'ho ritrovato in Cina e nella profonda Amazzonia. È un simbolo conosciuto da tutti, ovunque: quello di Collodi è il libro più venduto dopo la Bibbia, lo si trova tradotto in oltre 200 lingue. Il connubio con l'Arma dei Carabinieri, poi, rappresenta un tributo a chi ha fatto la storia del nostro Paese".

"Questa mostra è un omaggio a un binomio storico che accompagna tante generazioni: Pinocchio e i Carabinieri - ha concluso il sindaco Matteo Franconi - le opere di Tomaino hanno ormai raggiunto il centro città, così come le mostre dedicate all'infanzia, dall'ospedale al Palp. In questo modo, continuiamo a guardare la città con gli occhi dei più piccoli".

La mostra resterà visitabile sino al prossimo 15 Marzo, con ingresso libero. In una delle salette, inoltre, è possibile anche vedere il video natalizio girato con i bambini e le bambine di Pontedera.