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Buscemi e Cpo, Barabotti replica a Robustelli

La consigliera comunale ha detto di avere mail e sms che attestano il suo comportamento corretto nei confronti della Commissione pari opportunità

Barabotti e Robustelli

"Se non partecipa alle riunioni non può accusare" aveva detto Cecilia Robustelli riferendosi a Federica Barabotti e alle recenti dimissioni della consigliera comunale dalla Commissione pari opportunità. Dimissioni arrivate per la polemica sul caso Buscemi, l'assessore pisano che l'associazione Casa della Donna vorrebbe far dimettere: "Crediamo sia giunto il tempo di prendere le distanze dalla commissione pari opportunità. Nel tempo - avevano detto Federica Barabotti e il consigliere comunale pontederese Domenico Pandolfi di Forza Italia - si è rivelata sempre più uno strumento di parte, fino a sposare la causa della Casa della Donna di Pisa nella strumentale battaglia contro l'assessore Buscemi".

Ecco il terzo atto, con la replica di Barabotti a Robustelli: "Leggo con rammarico la risposta e le accuse infondate della presidente della cpo Cecilia Robustelli . Più volte avevo chiesto di cambiare orario e giorno perché per ragioni lavorative non mi era possibile ,ma non sono mai stata ascoltata come se la mia presenza fosse scomoda (mail documentabili) così come documentabile è la partecipazione a sostegno della casa della donna di Pisa contro l'assessore Buscemi che secondo Cecilia Robustelli non potrebbe moralmente ricoprire l'incarico ecc".

"Scrivendo che non condividevo - ha ripreso Barabotti - è andata per la sua strada (tutto ciò documentato da sms) chi è per sostituirsi a un tribunale che lo ha assolto... Non sarà forse perché l'assessore eletto dai cittadini non è di gradimento politico? Ripeto per anni ho lavorato nella Cpo... con figure politiche di pensiero diverso. Ma mai nessuno ha preso una posizione politica... in comune accordo abbiamo affrontato varie problematiche e cercato di progettare. L'incarico dato dal mio Comune è di essere un'interfaccia tra società civile e amministrazione non di parte... e sa bene che se in passato alcune persone che amministravono o lavoravano in amministrazioni pubbliche e non politicamente del mio pensiero hanno subito processi o denunce nel personale , noi non ci siamo mai permessi di entrare nel merito anzi, rispettando l'esito dei processi".

"Per cui - ha concluso Barabotti - dopo questa risposta data dall'attuale presidente che mi ha subito cancellato dai contatti del gruppo di lavoro ancor prima che vedesse le mie dimissioni firmate non posso altro che ribadire e confermare quanto detto e deciso. Chiederò al sindaco, in rispetto di tutti i cittadini, di vigilare sul lavoro della Cpo, affinché non prenda posizioni politiche nel prossimo consiglio comunale".