Cultura

"Banksy and Friends", l'arte ribelle e libera

Un'esposizione pronta a stupire e far riflettere lo spettatore: l'arte come linguaggio di sfida e contraddizione arriva a Palazzo Pretorio

Un momento della presentazione a Palazzo Pretorio

Nella città dei motori e dell'arte arriva "Banksy and Friends", in esposizione al Palp dal 7 Giugno al 9 Novembre. Una mostra sull'arte controcorrente, provocatoria e geniale con le opere dei più grandi artisti di fine 900 fino ad arrivare ai giorni nostri. Oltre 70 opere per raccontare la storia di un genere artistico capace di far pensare lo spettatore, mettendolo di fronte alle contraddizioni della società in cui viviamo e sul significato di arte.

In questo percorso Banksy si distingue per un linguaggio grezzo e semplice, che arriva al cuore di ogni cittadino del mondo per i suoi temi di denuncia e rivoluzione. Le sue opere campeggiano sui muri di Gaza, New York, Londra, Venezia e le principali metropoli del nostro pianeta. Accanto a lui, trovano spazio alcuni dei più grandi nomi della scena pop, graffiti e della guerrilla art: da Mario Schifano e Andy Warhol fino ad arrivare a David LaChapelle, Mr. Brainwash, Obey, Takashi Murakami, Liu Bolin, Kaws, Angelo Accardi, Donald Baechler, Sara Pope, Odinakachi Okoroafor, Adam Handler, Giuseppe Veneziano e Patrizia Casagranda.

A impreziosire ulteriormente il progetto, una significativa presenza di artisti legati al territorio e alla scena artistica contemporanea italiana, tra cui Francesco Barbieri, Nico Löpez Bruchi, Cristina Gardumi, Enrico Pantani, Valentina Restivo e Aleandro Roncarà.

Curata da Piernicola Maria Di Iorio, la mostra si configura come un racconto corale, controcorrente, che parlano di vita e di morte, di ingiustizia sociale, di conflitti e identità, narrate con toni che spaziano dal lirico al satirico, dall’intimo all’esplicitamente politico. Un’esposizione che non si limita a mostrare, ma che sfida, interpella e commuove. 

"Le novità sono molte: il Palp finalmente riapre, con un impegno significativo che si estenderà nel periodo estivo e autunnale - ha dichiarato Federico Nocchi, presidente Fondazione per la Cultura Pontedera - lo fa con una mostra di respiro internazionale, per la qualità delle opere esposte e per la visione culturale che rappresenta. Si apre così una nuova fase, evolutiva, nella quale sono state introdotte figure più adeguate agli scopi istituzionali dell’associazione, un rinnovamento che riguarda anche il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cultura."

"Esperienze come questa sono possibili solo grazie a una collaborazione stretta, univoca e condivisa tra tutte le parti coinvolte - ha aggiunto Francesco Mori, assessore alla Cultura - significa respirare un’atmosfera di internazionalità: un’esperienza che parla attraverso le immagini, i colori, le forme e la loro destrutturazione. Una poetica che si riflette anche nella scelta degli artisti selezionati. È un progetto che va oltre i confini regionali, e non solo. Una sintesi complessa, frutto di un lavoro enorme, fatta per i cittadini e per questa città."

"È una mostra organizzata in tempi brevi: un lavoro complesso, ma gratificante. La sintesi, in questo caso, non significa semplificazione banale, ma capacità di restituire l’essenza attraverso scelte mirate: portare Banksy a Pontedera è stata una sfida significativa - ha dichiarato il curatore Piernicola Maria Di Iorio - non stiamo parlando di Caravaggio. Qui si assiste a un annullamento della tradizione artistica nel senso più nobile: un’arte che si fa accessibile, diretta, universale. È un momento estremamente interessante per il mondo dell’arte, e questa mostra ne è una sintesi potente. Ci presentiamo in punta di piedi, con rispetto per Pontedera e per ciò che rappresenta".