Attualità

Locali aperti per protesta, ma senza lavorare

Sono molti i bar e ristoranti di Pontedera che hanno aderito alla protesta contro le chiusure per le norme anticontagio da coronavirus

Luci accese nei locali, tavole apparecchiate in Toscana e in Valdera fino alle 22 i proprietari dei locali protestano contro le misure anti Covid che impediscono di lavorare dopo le 18, se non con l'asporto. 

I bar e i ristoranti hanno acceso le luci, sistemato i tavoli e messo la musica simulando una cena o comunque fingendo una parvenza di normalità: "La cosa più inquietante - ha detto un ristoratore - succede ogni sera verso le 18,30, la città piano piano si svuota e cala il silenzio. Quando chiudono i negozi, poco dopo, non si sente più nessun rumore, nessuna persona in giro".

In centro sono stati affissi anche dei manifesti con scritto "io apro". I ristoratori e i baristi si chiedono: “Perché a pranzo si può lavorare e dopo le 18 no? Perché in settimana sì e nel weekend no?”. Tutte domande la cui risposta converge nella solita direzione: evitare situazioni che creino assembramenti in cui il coronavirus può contagiare più persone. Intanto la Toscana resta zona gialla per un'altra settimana (cliccando qui tutte le cose da sapere, è una zona gialla rafforzata), compreso questo weekend, ma per i bar viene istituito il divieto di asporto dopo le 18, per limitare gli assembramenti da movida

Quella di ristoranti e bar non è l'unica protesta andata in scena oggi in Valdera. A pochi chilometri da Pontedera una palestra ha deciso di riaprire ed è rimasta aperta anche dopo i controlli della polizia che si erano conclusi con una multa e nell'obbligo di chiusura per cinque giorni.