Politica

Caso Unione Valdera, le reazioni di Terreni e FdI

Il neo presidente risponde ai sindacati sulle condizioni lavorative nell'ente di via Brigate partigiane, mentre Bagnoli e Arcenni chiedono di chiudere

La sede dell'Unione Valdera a Pontedera

La denuncia dei sindacati della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil sulla situazione dell'Unione Valdera, che secondo le organizzazioni è a corto di organico e con un futuro incerto, ha scatenato le reazioni politiche di sinistra e destra.

Da una parte, a rispondere sono il presidente e sindaco di Casciana Terme Lari, Mirko Terreni, e la sindaca delegata Arianna Buti. "Crediamo nel dialogo e nella concertazione, lo abbiamo sempre fatto perché sono principi alla base della nostra azione politica - hanno spiegato - al pari delle sigle sindacali abbiamo a cuore il benessere dei dipendenti, che svolgono un lavoro encomiabile".

"Da Dicembre a oggi ci sono stati due incontri con la presenza anche della parte politica - hanno aggiunto - su altre questioni abbiamo proposto un incontro, ma i sindacati non hanno ritenuto utile avviare un confronto. Il nostro auspicio è che il confronto riprenda, già a partire dai due incontri convocati per le prossime settimane".

Sulle richieste dei sindacati, l'Unione si sta muovendo da tempo. "Il piano di assunzioni è in corso secondo quanto programmato, ma come le organizzazioni sanno, prima di procedere con il reclutamento, è indispensabile avere condizioni di equilibrio finanziario nei Comuni che lo consentano. Per quanto concerne il corpo di Polizia locale, invece, è difficile parlare di carenza di organico con le molte assunzioni fatte in questi anni e le 10 effettuate nel 2023".

"Ci sono sicuramente modifiche e migliorie da apportare, come in tutti gli enti - hanno concluso Terreni e Buti - ma se si mette in discussione l'esistenza dell'Unione non solo diventa difficile dialogare ma, a nostro avviso, si svilisce anche l’impegno dei dipendenti che ne fanno parte".

Di tutt'altro tenore il commento di Matteo Bagnoli e Matteo Arcenni di Fratelli d'Italia, che hanno espresso tutta la propria contrarietà all'esistenza stessa dell'Unione. "È un fallimento totale: costi ingenti e meno servizi per i cittadini - hanno detto - è dall’inizio della sua costituzione che contestiamo l’Unione Valdera come ente e come utilità: si tratta infatti in molti casi di un doppione di uffici comunali con costi ingenti per la comunità. Ora anche i sindacati ci danno ragione ed evidenziano come a oggi manchi ancora il comandante della Polizia locale: un fatto gravissimo".

"Tutto questo dimostra il chiaro fallimento dell’Unione Valdera e della politica del Partito Democratico, che ha preteso questo ente sprecando decine di milioni di soldi pubblici che si sono volatilizzati tra affitti faraonici, consulenze, indennità dei dirigenti e doppi servizi - hanno concluso - non sarebbe giusto che chi ha sbagliato politicamente rimedi con il proprio patrimonio ai danni fatti? Perché devono essere sempre i cittadini a pagare i costi delle scelte sbagliate fatte da altri? Esiste comunque una soluzione: chiudere per sempre l’Unione Valdera".