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Dialisi, "Pazienti e sanitari presi in giro"

Dall'Aned, con Maria Cristina Venturi, l'appello al sindaco e all'Ausl dopo il caos: "Danno la colpa alla ditta, ma perché l'hanno fatta lavorare?"

L'ingresso dell'ospedale "Felice Lotti" di Pontedera

Manca ancora il via libera alla apertura della nuova Dialisi, in programma nella giornata di lunedì 1° Settembre, ma rimandata a causa della mancanza delle certificazioni necessarie che la ditta appaltatrice deve fornire.

Una situazione caotica, che ha spinto il sindaco Matteo Franconi a scusarsi con i cittadini e i pazienti dopo aver annunciato la riapertura proprio per quella data e l'Azienda Usl Toscana nord ovest a chiarire i contorni della vicenda. Puntando il dito, appunto, contro le mancanze della ditta che ha eseguito i lavori.

In sospeso restano così anche i pazienti della Dialisi, rappresentati dall'Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto, che ha espresso tutta la propria indignazione. "Adesso, dopo ben sette anni, la colpa della mancata apertura della nuova Dialisi va alla ditta appaltatrice - ha detto con amarezza Maria Cristina Venturi - sento dire dai responsabili del progetto che la ditta fa ritardi. In tutti questi anni l'Azienda sanitaria e l'amministrazione comunale, tenute per legge alla verifica dell'adeguatezza dei lavori, come hanno potuto permettere di continuare a far lavorare questa ditta se non era affidabile?".

"Nell'ultimo anno le istituzioni hanno fatto dichiarazioni trionfanti, facendoci credere che fosse tutto a posto - ha aggiunto - l'assessore regionale Bezzini, il presidente del Consiglio regionale Mazzeo e il presidente Giani: a oggi, nessuno di loro ha dato una risposta. Chiedo al sindaco e all'Ausl Toscana nord ovest di risolvere questa situazione grottesca immediatamente: i pazienti e gli operatori sanitari non ne possono più di essere presi in giro".