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Attualità martedì 02 settembre 2025 ore 19:30
Le certificazioni tengono in sospeso l'apertura della Dialisi
Niente inaugurazione, soltanto polemiche: il reparto resta sigillato e il sindaco Franconi sbotta. Asl: "La ditta sta ritardando sulla documentazione"
PONTEDERA — L'apertura era stata anticipata ad Agosto, poco meno di un mese fa. Mentre di fronte all'ospedale "Lotti" si teneva un sit-in di protesta, il sindaco Matteo Franconi aveva annunciato che, dal 1° Settembre, la nuova Dialisi sarebbe stata finalmente operativa, dopo anni di attesa. Al fatidico giorno, però, il reparto è rimasto chiuso. Perché? Semplice: si attendono le certificazioni e le dichiarazioni di conformità.
Lo stesso sindaco Franconi, per primo, ha spiegato come dietro al suo annuncio, ci fosse una comunicazione ufficiale in merito. "Mi dispiace e mi scuso per aver creato un'aspettativa che non si è concretizzata - ha detto - dopo tutto il tempo trascorso e i ritardi accumulati in questi anni, per ragioni tecniche, operative e burocratiche e non certo per volontà politiche e aziendali, la data che mi era stata fornita con un documento ufficiale ricevuto a inizio Agosto indicava esplicitamente l'attivazione per il 1° Settembre".
"Sono una persona seria e quando parlo misuro anche le virgole e non oltrepasso mai le mie competenze istituzionali, tant'è che ho annunciato l'apertura della nuova Dialisi solo dopo aver ricevuto un cronoprogramma firmato dalla direzione - ha ribadito - voglio solo sperare, anzi pretendere a nome della città, che si tratti di un ritardo di una manciata di giorni. Ma il punto è che in questa vicenda anche soltanto un giorno rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di chi da anni è in attesa".
Dunque, per i pazienti che continuano a essere accolti nei container ci sarà ancora da attendere. Quanto? A oggi non ci sono certezze. Anche Maria Cristina Venturi, parte dell'Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto e da sempre in prima linea per l'apertura del reparto, emergono soltanto perplessità e interrogativi. Destinati, per il momento, a rimanere tali.
O, almeno, fino a quando la documentazione necessaria verrà fornita dalla ditta che ha eseguito i lavori. Lo ha assicurato la direzione dell'Ausl Toscana nord ovest. "A oggi (martedì 2 Settembre, ndr) l’impresa appaltatrice, nonostante i numerosi solleciti formali, non ha fornito le certificazioni dei materiali e le dichiarazioni di conformità necessarie per concludere le pratiche autorizzative da inviare alla Regione - hanno puntualizzato - senza le quali non è possibile avviare l’attività sanitaria. Siamo consapevoli dei ritardi, ma vorremmo sottolineare come stiamo agendo in maniera ferma nei confronti della ditta mettendo in atto tutte le azioni possibili a nostra disposizione".
E che la riapertura sia stata rimandata soltanto per un inghippo burocratico lo specifica anche l'ufficio tecnico dell'Ausl, che conferma l'avvenuta conclusione dei lavori. Tanto che la commissione di accreditamento, il 28 Agosto scorso, ha effettuato il sopralluogo con esito positivo. “Rimaniamo in attesa - hanno concluso i tecnici dell'azienda - che la ditta entro pochi giorni, come ci ha assicurato, invii la documentazione. In caso contrario procederemo con ulteriori azioni di rivalsa”.
Pietro Mattonai
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